Valle Caudina: il coronavirus nei 4 comuni irpini
Valle Caudina: il coronavirus nei 4 comuni irpini. L’Azienda Sanitaria Locale di Avellino comunica che su 1.672 tamponi somministrati in provincia di Avellino, sia antigenici che molecolari, sono risultate positive al Covid 574 persone.
In Valle Caudina, per i comuni del versante irpino è questa la situazione, di certo non allarmante come i altre zone della Regione Campania.
Quattro sono residenti nel comune di Cervinara; uno residente nel comune di Roccabascerana; sette residenti nel comune di Rotondi e sei residenti nel comune di San Martino Valle Caudina.
Covid in Italia, mezzo milione di nuovi casi in 7 giorni
Continua, intanto, l’emergenza Covid in Italia. Oltre mezzo milione di nuovi casi sono notificati nell’ultima settimana e 213 morti. È quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di Sanità che ha analizzato i numeri degli ultimi sette giorni.
A crescere è anche la quota di italiani contagiati da Sars-CoV-2 dopo avere già superato precedenti infezioni Covid. “Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 9,5%, in aumento rispetto alla settimana precedente. Complessivamente, sono segnalati 587.347 casi di reinfezione.
Si tratta comunque di numeri sottostimati, mette in guardia l’Iss. “In questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, c’è verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza
Per motivi legati a fenomeni di sottodiagnosi o ‘autodiagnosi’. Questo potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza, e quindi del rischio relativo, ed efficacia vaccinale”, si legge nel report esteso.
La gravità della malattia
Per quanto riguarda la gravità della malattia, l’Iss sottolinea che l’efficacia del vaccino nel prevenire i casi di malattia severa è “pari a 68% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, 70% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni e pari all’86% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”.
Il tasso di mortalità per i non vaccinati, invece, è sette volte più alto rispetto alle persone che hanno fatto la dose booster di vaccino anti-Covid: “Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età 12 anni, nel periodo 06/05/2022-05/06/2022, per i non vaccinati (13 decessi per 100.000 ab.) risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (3 decessi per 100.000 ab.) e circa sette più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 ab.)”, si legge.