Valle Caudina, il Natale della mia famiglia senza stipendio da luglio
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa mail arrivata stamattina in redazione. E’ la moglie di un lavoratore del Centro Medico Erre che descrive come sarà il suo natale. E’ una missiva struggente alla quale noi non sappiamo cosa rispondere se non appellarci alle istituzioni affinché si trovi presto una soluzione.
La signora scrive per il Centro Medico Erre ma Ella rappresenta tutti coloro che non avranno un natale “scintillante”.
Carissimo direttore,
Siamo ormai alle porte del Natale e, visto che in questo periodo dell’anno si tende a dare maggiore risalto alle notizie positive, io voglio andare controcorrente. Vorrei porre l’attenzione su quelle famiglie, come la mia, per le quali questo Natale si prospetta tutt’altro che sereno. Sono la moglie di uno dei quei tanti lavoratori del Cmr che dal luglio scorso non percepiscono stipendio e che ormai hanno perso il conto delle mensilità arretrate. Scioperi, Sit-in, ricorsi non hanno portato a nulla.
Siamo nella stessa identica situazione di qualche mese fa. Nessuna promessa è stata mantenuta e nessun impegno è stato rispettato. Siamo allo stremo: abbiamo difficoltà a pagare l’affitto o la rata del mutuo, a pagare le bollette ma anche a fare la spesa per poter mangiare. Sono anche una mamma, una mamma che con molta probabilità dovrà spiegare ai propri figli che quest’anno il tanto atteso babbo Natale non arriverà. Dovrò rivelare che babbo Natale non esiste e che in realtà sono mamma e papà che comprano i regali: senza stipendio, perciò, sarà difficile comprare qualsiasi pensiero.
Vorrei rivolgere un appello a tutti: ai sindacati, alle istituzioni e a chi può risolvere questa vertenza. Aiutateci: cosa resterà delle nostre famiglie senza un reddito?