Valle Caudina, il ricordo di Adriano Iadanza
Adriano Iadanza era davvero una persona speciale. Lo dimostra il fatto che a venti anni dalla sua scomparsa, appena abbiamo pubblicato la notizia che domenica, il comune di Montesarchio, gli intitolerà il palazzo ex Enel, siamo stati raggiunti da una miriade di persone che aveva qualcosa da ricordare. Molti sono stati i pensieri riguardanti la sua attività di allenatore di calcio. Iadanza era un uomo di cultura, era preside, ed era convinto che l’educazione passasse anche per lo sport. Un ricordo commosso, ad esempio, ci è stato fornito da Geppino Russo, presidente ed anima del Tufara Valle. Nella stagione 1988/1989, mister Iadanza allenò la sua squadra e fu protagonista della vittoria del campionato di Seconda Categoria. Non solo, tutta la squadra volò in Australia dove prese parte ad un quadrangolare internazionale. Momenti che non si dimenticano, momenti di un calcio molto diverso da quello di oggi, quando indossare la maglia della società della tua comunità era un grande onore. Un sentimento che l’allenatore riuscì a trasmettere al Rotondi. Nel piccolo centro caudino allenò per ben due campionati. Nel primo, quello del 1992/93, Iadanza sfiorò di nuovo la vittoria, arrivando secondo dietro il Ponte. Quello successivo, purtroppo, non lo concluse perché gli fu diagnosticata la malattia che lo portò alla morte a soli 44 anni. All’epoca nel Rotondi era calciatore e dirigente l’attuale sindaco, Antonio Russo, che si commuove ancora a pensare a quegli indimenticabili giorni. Come non nasconde l’emozione Pasquale Stanzione che è una sorta di archivio vivente della società. In tanti, quindi, non solo di Montesarchio si recheranno domenica alla cerimonia di intitolazione in memoria di questa persona molto speciale della quale il tempo non riesce a cancellare il ricordo. (Nella foto Adriano Iadanza, il primo a sinistra).
P. V.