Valle Caudina: il sindaco Pisano, il riconoscimento dell’Unesco per vincere l’isolamento

Redazione
Valle Caudina: il sindaco Pisano, il riconoscimento dell’Unesco per vincere l’isolamento

Valle Caudina: il sindaco Pisano, il riconoscimento dell’Unesco per vincere l’isolamento. La storia ci tolse dall’isolamento…e forse oggi che d’isolamento rischiamo di morire, torna in nostro soccorso dandoci una speranza, ancorché solo dal punto di vista culturale, almeno per il momento. Anche il sindaco di San Martino Valle Caudina, l’architetto Pasquale Pisano, riflette sulle ricadute che ci potranno essere per la Valle Caudina con il riconoscimento della via Appia antica come patrimonio dell’Unesco.

La notizia è di quelle belle, foriera di mille prospettive se solo fossimo capaci di pensare insieme e di agire insieme.
Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi (India) per la sua 46esima sessione, ha deliberato l’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale che diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’UNESCO, continua Pisano.

Uno degli ultimi riconoscimenti italiani è stata la chiesa di Santa Sofia a Benevento. Questo risultato ha dell’incredibile se si pensa al modo in cui è stato possibile ottenerlo.

Innanzitutto è la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura; ma soprattutto è il risultato di un eccezionale lavoro di squadra che ha coinvolto 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede.

E’ da sempre stata chiamata “Regina viarum”, la regina , la prima e principale strada romana, iniziata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio il cieco; ha più di duemila anni e resta un’opera infrastrutturale di primissimo ordine.

Nacque per far spostare le legioni romane più velocemente per conquistare soprattutto le terre d’Oriente; divenne un’arteria commerciale e culturale che ha informato di sé buona parte della grandezza dell’Impero Romano.

Doveva collegare Roma con Capua, finì per arrivare fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, passando per la Valle Caudina. Possiamo noi abitanti di questa splendida valle sottovalutare o perfino ignorare, il messaggio che da tale evento promana?

Il decollo della città caudina diventa più urgente, l’auspicato e tanto atteso funzionamento della ferrovia Cancello – Benevento diventa ancora più necessario per sfuggire all’isolamento e alla marginalità delle nostre aree interne.

La sinergia che ha reso possibile questo riconoscimento dovrebbe essere un modello d’azione per lo sviluppo di una zona dalle mille risorse e dalle innumerevoli possibilità.

Al momento resto l’orgoglio di essere parte di questo riconoscimento e certamente una piccola parte della nostra valle era presente con il cuore a Nuova Delhi; lo sarà pure a Roma il prossimo 31 luglio quando “ avrà luogo l’evento celebrativo per l’iscrizione del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi e di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura”, conclude il sindaco Pisano.