Valle Caudina: imbrattono il territorio ma arriva la prescrizione e vanno assolti

Redazione
Valle Caudina: imbrattono il territorio ma arriva la prescrizione e vanno assolti

Valle Caudina. Rinvii e ritardi, con un unico risultato, tre persone assolte per prescrizione. Un’assoluzione che vanifica indagini, lavoro, impegno e soldi pubblici. Qualcosa che non quadra nella giustizia italiana c’è e questo articolo non intende essere a favore dell’abolizione della preiscrizione ma segnalare uno stato di fatto che si potrebbe risolvere solo velocizzando i processi, rendendo la macchina della giustizia più efficace. Il tribunale di Avellino, oggi, ha assolto perché i reati sono prescritti i tre titolari di un circo. Queste persone erano accusate di aver abbandonato, in modi indiscriminato, una grande quantità di rifiuti nel territorio di San Martino Valle Caudina. I fatti risalgono al 2013, a ben sette anni fa.

Decine e decine di bustoni di plastica, contenente di tutto, finanche lo sterco di animale, erano stati rinvenuti lungo il territorio comunale dopo che il circo aveva tolto le tende nel vero senso della parola. Gli agenti de comando di Polizia Municipale, diretti dal capitano Serafino Mauriello, si erano messi subito sulle tracce dei responsabili, acquisendo una serie di elementi per poter incriminare i tre titolari del circo. Che le accuse non fossero campate in aria lo dimostra il fatto che gli stessi accusati si misero subito all’opera per rimuovere e smaltire nel modo giusto i rifiuti abbandonati. Oltre a questo, però, erano chiamati a rispondere davanti ad un tribunale di una serie di reati. Dopo ben sette anni, il processo si è concluso qualche ora fa con una sentenza di assoluzione. Certo, magari i tre titolari del circo erano del tutto innocenti e si sarebbe arrivati allo stesso risultato, Ma un processo non può durare sette anni è fuori da ogni logica, sia per l’accusa che la difesa. Questa è solo una delle tante sentenze che si pronunciano ogni giorno nei tribunali italiani. La certezza di poter avere giustizia diventa sempre più labile. Il lavoro svolto dagli uomini del capitano Mauriello è stato del tutto vanificato. Con la conseguenza che chi lotta per preservare l’ambiente da questi scarichi indiscriminato sembra essere solo un Don Chisciotte che si scontra con i mulini a vento.