Valle Caudina: importanti aziende caudine truffate via pec
Valle Caudina. La truffa ora corre anche via pec. La posta elettronica certificata doveva essere un baluardo invalicabile contro qualsiasi tipo di intromissione, ma, a quanto pare, non è affatto così.
Ne sanno qualcosa diverse aziende, di una certa importanza della Valle Caudina, che sono incappate nella nuova trappola informatica.
Questi i fatti. Via pec è arrivata ad alcune aziende una mail da parte di Medio Credito Centrale Spa. Chi ha dimestichezza con queste realtà, sa bene che Medio Credito Centrale Spa viene considerata la banca delle imprese. Si tratta di una istituzione finanziaria, con socio unico Invitalia Spa, che ha come mission quella di concorrere allo sviluppo del sistema economico.
Ebbene, secondo la Pec, Medio Credito Centrale, avrebbe concesso finanziamenti a queste aziende, sino a duecentomila euro, con un tasso di interesse irrisorio. Una vera e propria manna per gli imprenditori caudini in questo momento di crisi economica.
La proposta sembra davvero interessante, del resto era arrivata per pec, ed allora perchè non fidarsi? Per accedere ai duecentomila euro bisogna solo stipulare una fideiussione pari a poco più dell’uno per cento, ossia, a qualcosa in più di duemila euro. Alcuni imprenditori, ripetiamo di aziende importanti, accettano ed effettuano un bonifico sull’iban indicato dalla Pec. Passano i giorni ma da Medio Credito Centrale Spa non arriva alcuna comunicazione. I rappresentanti delle aziende iniziano a sentire puzza di bruciato ed allora contattano l’istituzione finanziaria che non sa nulla della pec e del finanziamento.
A questo punto non resta altro da fare che rivolgersi al legale di fiducia, che da anni cura gli interessi di diverse aziende caudine.
Sarà l’avvocato Pierpalo Taddeo a cercare di recuperare le somme truffate. Non sarà semplice perchè l’avvocato, oltre che sul piano legale, dovrà agire anche come un vero e proprio investigatore internazionale. Ha già scoperto, infatti, che l’iban di riferimento, al momento, l’unica traccia a sua disposizione, ha riferimento ad un conto bancario tedesco. Si apre, quindi, un iter abbastanza lungo.
La morale della favola è che non bisogna fidarsi di niente e nessuno, nemmeno della posta elettronica certificata.