Valle Caudina: in aumento il ricorso ai voucher
L’Inps è impietosa, la nostra regione è la regina del precariato, grazie alla diffusione dei voucher. L’istituto ieri ha reso noti i dati che riguardano anche la nostra regione e non lasciano spazio ad alcuna interpretazione. I voucher stanno diventando la regola, tanto che la Campania è la regina dell’utilizzo di questo mezzo che sancisce la precarizzazione del lavoro.
Cinquantamila assunzioni a tempo indeterminato in meno rispetto al 2015, si è passati dai 157mila contratti attivati da gennaio a settembre dell’anno scorso ai quasi 107mila dei primi nove mesi del 2016; dodicimila in più, invece, le persone che hanno trovato sì un lavoro, ma soltanto «a tempo»: il dato specifico supera quota 180mila (nel 2015, va ricordato, le assunzioni non definitive erano state 168 mila circa).
E non è finita: continua ad aumentare il ricorso all’apprendistato. Poi, anzi soprattutto, -perché qui la Campania «vanta» addirittura il record nazionale- si registra un vero e proprio boom di voucher: sempre da gennaio a settembre del 2016 ne sono stati venduti un milione e ottantamila in più rispetto all’anno precedente; per una percentuale di crescita del 53,3%, dato che non trova eguali nel resto del Paese. Il trend, peraltro, deve far riflettere ancor più se si guarda ai numeri del 2015 rispetto al 2014: già allora, infatti, il ricorso a questo strumento aveva fatto registrare un incremento vicino al milione. Il dossier dell’Inps diffuso ieri rileva, dunque, segnali inequivocabili di una nuova fase di precarizzazione del mercato occupazionale regionale; e si rischia, ove la situazione non mutasse (e in fretta), di tornare indietro negli anni. A periodi certamente bui.