Valle Caudina: Inerzia del Piano di Zona A04, i comuni chiedono l’autonomia da Avellino
Con un duro documento inviato all’assessore regionale Lucia Fortini e al sindaco di Avellino Paolo Foti, undici comuni facenti parte dell’Ambito Sociale Territoriale A04, denunciano lo stato di totale inerzia del comune di Avellino, capofila dell’Ambito.
Undici i firmatari del documento: Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Prata di P.U., Pratola Serra, Petruro Irpino, Pietrastornina, San Martino V.C., Roccabascerana, Rotondi e Torrioni. Non hanno firmato i comuni di Avellino, Chianche, Grottolella, Montefredane e Tufo.
Nella nota si denuncia “che, l’ATS A04, pur a fronte di un doppio commissariamento regionale, risulta a tutt’oggi inadempiente rispetto al perseguimento degli scopi istituzionali, nonché alla realizzazione della funzione per il quale era stato istituito, ossia di erogazione alle Comunità dei “servizi sociali”.
Proprio per questo “i 15 Comuni soci del Consorzio A4 hanno reiteratamente sollecitato la rimodulazione dell’Ambito Territoriale Sociale A04, auspicando la scissione dal Comune capofila sul presupposto della distanza geografica nonché della diversità territoriale, unita alla conclamata disomogeneità dei bisogni delle diverse Comunità locali interessate … ma, la Regione Campania non ha inteso rimodulare l’ATS A04”.
In considerazione, poi, “che il comportamento del Comune di Avellino continua a determinare un gravissimo ed intollerabile nocumento per le Comunità rappresentate dai n. 15 Enti partecipanti all’ATS A04, impossibilitate ad accedere, di fatto, ai servizi sociali; che il pregiudizio risulta ancor più inaccettabile laddove si pensi, DOPO CIRCA CINQUE ANNI DI TOTALE STASI, all’assoluta precarietà ed alle gravose condizioni di difficoltà in cui versa la fascia sociale destinataria dei servizi non erogati (e da erogare) e che i Sindaci dei n. 15 Comuni facenti parte dell’ex ATS A4 sono completamente inermi ed alla mercé dei continui sbalzi d’umore dei rappresentanti istituzionali del Comune capofila che nulla fanno per tutelare le comunità che “dovrebbero” rappresentare”.
Più volte, continua il documento, “si è tentata la strada della “mediazione e del dialogo” con il Comune di Avellino, trovando un primo interlocutore con l’ex Assessore ai servizi sociali Stefano La Verde, rimosso in favore dell’Assessore “esterno” Marco Cillo, anch’egli rimosso in favore dell’attuale Assessore “esterno” Teresa Mele”, e che “risulta invano proseguire il dialogo con il Comune di Avellino che intende continuare a gestire l’ATS come se fosse un Ufficio Comunale”.
Ad oggi, l’ATS A04 è assegnatario da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di circa € 1.670.000,00 per Servizi finanziato dal PON Inclusione (potenziamento del segretariato sociale, servizio sociale professionale, servizi educativi, tirocini, formazione, etc.), collegati al SIA trasformato poi in Reddito di inclusione (REI), la misura di contrasto alla povertà condizionata alla valutazione della condizione economica. Il servizio è bloccato. Inoltre, sono fermi il Servizio di Trasporto Sociale sul territorio, il Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di persone diversamente abili, i Servizi di Educativa a favore di minori in difficoltà, i Servizi di assistenza alla comunicazione nelle scuole e tutti i restanti servizi programmati nel Piano Sociale di Zona.
Per tutto questo i firmatari del documento chiedono “alla Regione Campania, per tutto quanto ampiamente descritto, di prendere, con URGENZA, i conseguenti provvedimenti di competenza ivi compresa la suddivisione dell’ATS A04: Avellino da un lato e gli altri 15 Comuni dell’altro”.