Valle Caudina: iniziativa a sostegno dei detenuti del carcere minorile di Airola
La Fondazione Angelo Affinita, che da tempo opera anche nel campo della solidarietà, è alla ricerca di sostenitori di una meritevole iniziativa, già portata avanti l’anno scorso, che possa cambiare e dare un futuro alla vita di giovani che hanno bisogno di aiuto per rialzarsi e che non hanno una guida e qualcuno che li aiuti a sviluppare i loro talenti.
Nel carcere minorile di Airola, infatti, è stato portato avanti un progetto che ha fatto davvero la differenza. Grazie a tanti imprenditori e liberi professionisti che hanno creduto in questo progetto, la Fondazione Angelo Affinita è riuscita a sostenere il primo corso per giovani pizzaioli rivolto ai ragazzi dell’Istituto minorile di Airola.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di imparare le tecniche di base della pizza napoletana da insegnanti del calibro di Marco Amoriello, pizzaiolo apprezzato a livello mondiale. Per mesi si sono dedicati all’apprendimento di ogni piccolo dettaglio di quest’arte meravigliosa, che ci invidiano in tutto il mondo.
Il corso ha avuto un successo incredibile. Alcuni dei partecipanti hanno anche potuto svolgere un periodo di stage fuori dal carcere, presso la famosa pizzeria Al Buco di Cervinara.
Qui, giovani pizzaioli come Giovanni e Lucio hanno insegnato loro la tradizione della vera pizza napoletana. Ma c’è di più.
Grazie a questa esperienza, i ragazzi non hanno solo imparato un mestiere, ma anche l’importanza del sacrificio, dell’impegno per raggiungere i propri sogni, e la forza che può darti un gruppo di lavoro.
Questo corso consentito ai giovani detenuti di conseguire un diploma da pizzaiolo professionista da utilizzare per trovare lavoro una volta usciti dal carcere; di avere esempi di forza morale, impegno e lavoro onesto; di aver ritrovato fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, quella fiducia necessaria per non commettere gli stessi errori; di trovare lavoro anche all’estero, perché i pizzaioli sono molto richiesti in tutto il mondo e, infine, di riscoprire la libertà di essere persone diverse e di contribuire allo sviluppo del territorio, attraverso il loro lavoro di promozione della pizza napoletana tradizionale.
Chi fosse interessato a sostenere l’iniziativa CLICCA QUI.
PUBBLICITA’