Valle Caudina: intrappolata in casa per un guasto all’ascensore

Redazione
Valle Caudina: intrappolata in casa per un guasto all’ascensore
Valle Caudina: intrappolata in casa per un guasto all'ascensore

Valle Caudina: intrappolata in casa per un guasto all’ascensore. Non esce di casa da più di otto mesi. E’ costretta su una sedia a rotelle a cause delle sue patologie. Una condizione che ,praticamente, la costringe a restare intrappolata all’interno di un mini appartamento che si trova al terzo piano del complesso di edilizia popolare di via Giovanni Falcone a San Martino Valle Caudina.

Patologie critiche

Si tratta di una signora di 71 anni che è obesa, ha disturbi cardiaci e respiratori. Spesso ha bisogno dell’ossigeno per respirare e con il passare del tempo le sue patologie stanno diventando sempre più critiche. Purtroppo non riesce più a mettersi in piedi, neanche per andare in bagno.

Otto mesi fa riusciva ancora , anche se con estrema fatica, a scendere e salire i tre piani di scale per prendere almeno una boccata d’aria. Oggi non è più in grado, anzi, deve fare fisioterapia per evitare che le gambe si atrofizzino. A questo si aggiunge una sorta di stato depressivo crescente perchè non ha più un minimo di vita sociale. Non può lasciare quel piccolo appartamento perchè l’ascensore da tempo non funziona. E’ costretta solo a guardare la televisione a la vita da una finestra.

Basterebbe un piccolo intervento di manutenzione da parte dell’istituto regionale per strappare quella signora da un destino che, con il passare del tempo, diventa sempre più crudele. Di lei si prende cura la figlia che ha provveduto a presentare domande formali per tornare a far funzionare l’ascensore o, in subordine, di installare un meccanismo di elevazione lungo il passamano delle scale, ma senza ottenere risposte.

Un semplice intervento di manutenzione

La signora è assegnataria dell’appartamento e paga regolarmente l’affitto. Insomma, ha tutte le carte in regola per chiedere ed ottenere un semplice intervento di manutenzione che potrebbe strapparla da questo destino di solitudine a questa sorta di condanna senza fine. Basterebbe davvero poco, quel poco di umanità ed interesse che continua a mancare alla maledetta burocrazia.