Valle Caudina, la latitanza dell’Asi

Redazione
Valle Caudina, la latitanza dell’Asi

Sono trascorsi otto giorni dalla tragica morte di un giovane, di appena 27 anni, sulla strada a scorrimento veloce in territorio cervinarese.
Giorni passati invano perché l’Asi di Avellino, ente proprietario e gestore della strada, non sente la necessità morale di mettere quella arteria in sicurezza. Solo in prossimità della rotatoria che è stata realizzata a San Martino Valle Caudina, c’è la giusta segnaletica orizzontale e verticale e la dovuta illuminazione. Da Paolisi, dove i mezzi la imboccano per bypassare la congestionata Appia ed evitare anche il centro abitato di Montesarchio, sino a Cervinara, la strada resta di una pericolosità estrema. Si comincia con il tappetino di asfalto, pieno di buche ed avvallamenti. La segnaletica è pressoché inesistente e tanti sono i rami degli alberi e le siepi alte che rendono la visuale molto ridotta. A questo si aggiunge che la sera è scarsamente, o quasi per niente, illuminata. Un vero e proprio mix di pericolosità che la fanno somigliare ad una roulette russa. Chi la imbocca, anche se la conosce, non sa mai come e se ne uscirà. E’ possibile che nel 2015, una strada, altamente trafficata debba essere sempre priva di manutenzione? E’ possibile che per perorare degli interventi bisogna vedere l’asfalto imbrattarsi del sangue di persone innocenti? Appare evidente che non si può più continuare in questo modo. Ed allora, è giunta l’ora che gli amministratori locali facciano sentire forte la loro voce. Ci attendiamo delle proteste immediate nei confronti de consorzio Asi di Avellino. Il presidente Giulio Belmonte avrà, certamente, tantissimi problemi, non lo mettiamo in dubbio, ma nessuno è più urgente del mettere in sicurezza una strada che è molto trafficata 24 ore su 24. Non solo, i comuni della Valle Caudina, senza quella variante, rischiano l’isolamento. Basta, infatti, una piccola interruzione lungo l’Appia per non poter più raggiungere le nostre zone. Ed allora, è giunto il momento di perorare il diritto alla mobilità sicura per la gente caudina e per tutti coloro che arrivano da queste parti.