Valle Caudina: la lenta agonia dell’Alto Calore Servizi
Valle Caudina. Appare evidente che i comuni non potranno partecipare alla ricapitalizzazione dell’Alto Calore Servizi. L’assemblea del 21 dicembre si avvicina ed i soci non sono in grado di rispondere positivamente all’appello dell’amministratore unico Michelangelo Ciarcia.
Tanti comuni, infatti, se dovessero partecipare alla ricapitalizzazione rischiano il dissesto. Così, sempre nell’assemblea del 21 dicembre, a Ciarcia non resterà altro da fare che chiedere la modifica dello statuto ed aprire ai privati. Addio all’acqua pubblica, l’Alto Calore è stato trattato come un carrozzone politico, una mucca da mungere ed ha accumulato oltre 130 milioni di euro di passivo. Ora, la gestione si prepara a passare ai privati.