Valle Caudina: la pizza di Simeo 3.0 premiata con l’Arcimboldo d’oro ed i tre pennelli

Sugli scudi il pizzaiolo caudino Simeone Castaniere

Redazione
Valle Caudina: la pizza di Simeo 3.0 premiata con l’Arcimboldo d’oro ed i tre pennelli

Valle Caudina: la pizza di Simeo 3.0 premiata con l’Arcimboldo d’oro ed i tre pennelli. Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale.

Sono queste le caratteristiche che chef, pizzaioli, pasticcieri, mastri fornai devono avere per essere insigniti dell’Arcimboldo d’oro e delle varie matite legate a questo premio.

Si tratta di un vero e proprio festival del gusto che è giunto alla dodicesima edizione ed è organizzato dal Magazine l’Arcimboldo, diretto da Angela Merolla. Il Magazine on line  ed il premio si chiamano Arcimboldo in onore del pittore rinascimentale Giuseppe Arcimboldo, il quale realizzò le famose teste composte.

I dipinti rivelano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e tanti altri alimenti. Come dire che noi siamo quello che mangiamo e come lo prepariamo.

Essere insigniti di questo premio è davvero un punto di onore per tutti coloro che si muovono nel pianeta del food che in Campania è davvero agguerrito ed altamente professionale.

Un mondo che anche in Valle Caudina può contare sui suoi alfieri che nulla hanno da invidiare a tutti che operano in realtà più famose, prima di tutte Napoli. Ebbene quest’anno è stato insignito dl questo importante premio e del punteggio dei tre pennelli Simeone Castaniere, titolare e cuore della pizzeria Simeo 3.0’ che si trova a Campizze di Rotondi, lungo la strada statale Appia.

Simeone è giovanissimo ma oramai è un nome importante nel suo ambiente.

La sua figura è emblematica per le caratteristiche proprie di questo importante premio. Simeone con le sue pizze continua a narrare una storia antica. E, come un aedo moderno, nei suoi racconti si intravedono stralci di un futuro prossimo venturo che ha i piedi saldi nella tradizione.

Chiunque abbia gustato le sue bontà lo sa benissimo. Simeone è un maestro della lievitazione e così i suoi prodotti diventano leggeri come piume senza perdere il gusto e la capacità di restare quello che viene definito un confort food.

Ogni morso di una pizza del nostro pizzaiolo diventa un viaggio nel tempo e nello spazio. Un viaggio che parte dal passato per dirigersi verso il futuro e che sa sposare al meglio le eccellenze del territorio caudino.

Senza contare che non è la prima volta che il nostro bravo pizzaiolo entra nel gotha di coloro che continuano a tramandare questa arte. La sua pizzeria, Simeo 3.0 è entrata a far parte della guida redatta da Luciano Pignataro delle migliori pizzerie della Campania.

Tutti quelli che conoscono Luciano Pignataro sanno lo scrupolo e l’attenzione con i quali redige le sue guide che sono un vero e proprio punto di riferimento per tutti quelli che vogliono incontrare l’alta gastronomia.

Insomma, l’Arcimboldo d’oro ed i tre pennelli, ritirati lunedì scorso nella splendida cornice del teatro Totò  a Napoli, per Simeone Castaniere rappresentano solo una tappa delle sua scalata verso la vetta. E vi possiamo assicurare che sentiremo ancora parlare di Simeo 3.0.