Valle Caudina, la storia di Samuel: quando l’integrazione passa per il lavoro

Il Caudino
Valle Caudina, la storia di Samuel: quando l’integrazione passa per il lavoro

Samuel è arrivato in Italia dall’Africa Sub-sahariana. La sua è una storia comune a tanti: un lunghissimo viaggio della speranza dalla Nigeria per trovare lavoro e un nuovo futuro.
Arrivato nel Belpaese, è stato accolto e posto in un centro di accoglienza per migranti. Uno di quelli che, in questi giorni, sono nell’occhio del ciclone anche in Valle Caudina per una brutta storia di presunte truffe allo Stato. Su questo, come è giusto che sia, sarà la magistratura a fare luce.
Samuel finisce in Valle Caudina e gironzola per Montesarchio. Spesso e volentieri si ferma all’ingresso del Moulin Rouge.
Qui apre la porta, aiuta qualcuno a parcheggiare. Tutto in cambio di qualche spicciolo.
Molti lo osservano infastiditi, altri, invece, lo considerano quasi come una mascotte.
Il tutto va avanti fino a quando, un anno fa, il titolare del bar-pasticceria, Walter Giordano, esce e gli dice: “Vieni dentro, lavora con me”.
Da allora la vita di Samuel assume una nuova prospettiva. Il giovane lavora in pasticceria e fa tutto. Vuole imparare, è umile e va d’accordo con gli altri.
Oggi è il suo compleanno. Walter allora decide di scattare una foto e pubblicarla sul proprio profilo Facebook.
Riconosciamo quel giovane mendicante e chiediamo ulteriori notizie. In realtà, Walter non vorrebbe parlarne ma è una bella storia in tempi difficili fatti di diffidenza, di “stanchezza” e anche un po’ di cinismo. Walter ha aperto ad uno straniero la propria attività e Samuel ora, piano piano, si sta integrando.
Nel silenzio, il numero uno del Moulin Rouge ha indicato la strada da seguire: il lavoro. Inutile tenere questi giovani parcheggiati senza far nulla nei centri di accoglienza: meglio aiutarli a integrarsi lavorando. Perchè diceva Charles Darwin: “Il lavoro nobilita l’uomo”.
E questo discorso vale anche per il nostro martoriato Mezzogiorno, terra di emigranti giovani e laureati. Sarà il lavoro a salvarci.
Intanto, auguri a Samuel e complimenti a Walter.

Angelo Vaccariello