Valle Caudina: la vergogna dell’ambulanza senza medico poteva costare la vita ad un 14enne

L'infermiere e l'autista hanno fatto l'impossibile ma è necessario avere il medico a bordo

Redazione
Valle Caudina: la vergogna dell’ambulanza senza medico poteva costare la vita ad un 14enne

Valle Caudina: la vergogna dell’ambulanza senza medico poteva costare la vita ad un 14enne. E’ una situazione scandalosa, vergognosa che solo nei comuni irpini della Valle Caudina possiamo continuare a tollerare.

Una faccia piena di schiaffi

Siamo diventati una faccia piena di schiaffi e chiunque è autorizzato a colpirci ancora. In altre realtà quello che avviene a Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana avrebbe provocato un moto di sdegno e di ribellione. Qui, al massimo, ci ribelliamo sui social.

Anche accusare un malore diventa un terno a lotto. Nel mese di gennaio che è appena iniziato ben venti turni della postazione del 118 di Cervinara, gestita dalla Confraternita Misericordia,  prevedono la mancanza di un medico. E’ una situazione assurda, incomprensibile che, nella serata di ieri, poteva costare la vita ad un ragazzino di soli quattordici anni

Come giù vi abbiamo riportato nella notte, un ragazzino si è sentito male nella sua abitazione di via Roma. A quanto pare, il 14enne è andato in arresto cardiaco. Sul posto è arrivata, velocemente, l’ambulanza del 118. Ma ieri sera era uno di quei turni in cui non è previsto il medico.

L’autista soccorritore e l’infermiere si sono trovati di fronte ad una situazione drammatica. Grazie a Dio, il personale in forza alla Misericordia può contare su un’ottima preparazione e su una formazione continua.

Così, l’infermiere ha iniziato le manovre per rianimarlo, guidando anche l’autista soccorritore. E’ stato necessario usare per ben tre volte il defibrillatore prima di poter risentire il battito cardiaco.

L’arrivo della seconda ambulanza

Fortunatamente, è arrivata la seconda ambulanza della postazione del 118 di Airola con il medico a bordo. Ed il medico ha continuato le manovre iniziate dall’infermiere e l’autista,

Ma è possibile che le nostre vite devono essere legate ad un filo?  E’ possibile che su di noi penda una spada di Damocle?

E’ arrivata l’ora di dire basta e per primi lo devono fare i sindaci Caterina Lengua, Pasquale Pisano e Roberto Del Grosso. Rotondi, come è noto, è retta da un commissario prefettizio. Devono fare la voce grossa con i vertici dell’Asl di Avelllino e la devono fare ora,

La Valle Caudina non è una faccia piena di schiaffi. E’ ora che si sappia anche ad Avellino.

Peppino Vaccariello