Valle Caudina, l’abbandono della ferrovia caudina

Redazione
  Valle Caudina, l’abbandono della ferrovia caudina

E’ come se gli anni non fossero mai passati. Viaggiare sulla linea ferroviaria Benevento-Napoli, via Valle Caudina, nel 1990 e farlo oggi, nel 2015, è la stessa identica cosa. Neanche un secondo è stato guadagnato in questo quarto di secolo per arrivare nel capoluogo di regione.
Le vetture sono pressoché le stesse e sono insufficienti per ospitare tutti i viaggiatori. Eppure si tratta di persone che pagano biglietto ed abbonamento come tutti gli altri cittadini della Campania, ma questo a Metrocampania Nord-Est non frega un bel niente.
Questa è la cronaca di un viaggio andata e ritorno per Napoli, fatto dal vostro cronista in compagnia di un amico, nei primi giorni di questo caldo. Si decide di andare a Napoli con il treno per due ottime ragioni. Non c’è fretta e poi per la curiosità di ammirare le nuove stazioni della metropolitana di piazza Garibaldi e di via Toledo. Prendiamo il treno che passa per Cervinara alle 9 e 05 del mattino. Rispetto agli altri convogli, dovrebbe essere meno affollato in quanto pendolari, studenti e lavoratori sono partiti di buon mattino. Ed infatti, saliamo e troviamo subito posto. Ma, noi a Cervinara siamo stati fortunati. Chiunque salirà da Arpaia in poi, infatti, dovrà viaggiare all’impiedi.
Figuriamoci cosa succede la mattina ancora più presto. Già a Cervinara sono pochissimi quelli che possono sedersi. Il treno non accusa ritardo, ma un viaggiatore ci spiega che spesso si guasta e si resta bloccati anche per qualche ora. C’è un poco di area condizionata, ma non è per nulla sufficiente quando le vetture si riempiono.
Ed allora non vedi l’ora di scendere perché, con il passare delle ore, le vetture diventano sempre più infuocate.
Ma, il ritorno è ancora peggiore. Per rientrare prendiamo il treno delle ore 15 e 05. Non c’è traccia di aria condizionata e si viaggia con i finestrini spalancati. Il posto si trova, però, anche in questo caso siamo stati fortunati perché l’ora di punta arriverà con i treni successivi. Si viaggia boccheggiando ed ancora non è arrivato il grande caldo. Un pessimo biglietto da visita per coloro che vogliono usare il treno per conoscere le bellezze delle nostre terre. L’unica nota che potrebbe sembrare positiva, ma non lo è affatto, è il poter viaggiare gratis. Di fatti, né all’andata, né a ritorno si è vista l’ombra di un controllore. Siamo nel pieno della campagna elettorale per le regionali. E’ troppo chiedere un impegno concreto ai tanti candidati dei vari partiti per questa linea ferroviaria che doveva essere una metropolitana leggera ed, invece, ogni giorno che passa è sempre più abbandonata?

Peppino Vaccariello