Valle Caudina, ladri di galline o ladri di potere: uguali sono
“Statt’ accort, la gente là è diversa, nun so’ cumm a nuje…” Ci risiamo…
Cara mamma, inutile ripeterti che sono prossima agli “anta” e ho fatto più chilometri di mondo io che un camionista, ed un po’ lo so com’è la gente. È inutile. Ogni volta che devo spostarmi, anche solo per qualche giorno, è sempre la stessa raccomandazione. Ogni volta, sorriderò senza controbattere. Ma lo so cosa ti preoccupa: che io, alla mia età, sia ancora incapace di vedere la “diversità”. Non è più così, mamma, oggi lo so che c’è gente “diversa”, la vedo ogni giorno, la vedo in Valle Caudina come la vedo fuori.
Troppe volte è gente in giacca e cravatta che va in Chiesa, ma poi, se può, qualche truffa ai danni dei “diversamente forti” la fa. Troppe volte, sono padri di famiglia apparentemente come noi, che poi, però, se devono massacrare di botte una donna o far del male ad un bambino, troppi scrupoli non se li fanno…A volte sono addirittura donne che giustificano, in qualche modo, la violenza contro altre donne, il che – lo sai- mi fa rabbrividire…
Lo sai, ho visto in ogni dove ladri di galline e ladri di potere, ma, tra loro e loro, mi sembrano tutti uguali, quali che siano le loro origini, il colore della pelle, la musica che ascoltano, i vestiti che indossano, il cibo che mangiano…
Li vedo ogni giorno i lupi vestiti da agnello, e li vedo in ogni posto del mondo, mamma…
Ma tu hai ragione; a volte la gente è “diversa” da noi, perché ha un distorto senso del “normale”, e addirittura pensa sia normale restare inerte mentre il normale andamento del mondo è un vortice di assurda violenza e cattiveria.
Vedi, mamma, io sono abbastanza grande da riconoscere la diversità, qui a casa mia ed in ogni angolo di mondo…Stai serena. Continuo a vivere e a condividere sorrisi con handicappati, omosessuali, comunisti, fascisti, maschi, femmine, trans, diversamente preganti e diversamente mangiarti, perché se non fanno male a nessuno, e fin quando non fanno male a nessuno, sono uguali a noi.
“Statt’ accort”. Certo. Mi sto accort e’ malament. Quelli li so distinguere, sono vicina agli “anta”, ci mancherebbe…
O forse intendevi “bada a te stessa”. In questo- lo ammetto- non sono bravissima. Ma sono giovane. Prima o poi, imparerò.
Rosaria Ruggiero
gentedistratta.it