Valle Caudina, l’antico (e dimenticato) rituale della transumanza

4 Giugno 2019

Valle Caudina, l’antico (e dimenticato) rituale della transumanza

Valle Caudina. Sono diventate scene rare. I cani che abbaiano per tenere lontano qualsiasi tipo di pericolo, i pastori che fischiano, facendo roteare i loro nodosi bastoni e le campanelle di pecore o capre che risuonano in lontananza. Un post su facebook, corredato da una bella foto, della santagatese Rosanna Biscardi, ci ricorda che è tempo di transumanza. Le greggi lasciano le valli per risalire sugli stazzi montani. Una riflessione che affonda le radici nel nostro passato, che ricorda i nostri avi, popolo di pastori e contadini e ci rammenta che può esserci un altro modo per rapportarci con la natura. E’ una bella riflessione che vi proponiamo per intero:

Oggi inizia la transumanza. Lo so, per molti non significa nulla ma per un sannita significa il perpetuarsi di un’attivita’ che ha piu’ di 2000 anni. Stamani mi sono svegliata al suono delle campanelle al collo delle pecore, che tornano a valle dopo mesi di montagna negli stazzi. Qui i greggi brucheranno l’erba primaverile e berranno l’acqua dei fiumi. Qui daranno alla luce i loro cuccioli, saranno munti e avranno la tosatura. Qui nella nostra terra.

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