Valle Caudina: l’Appia uccide un talentuoso sassofonista

Mario Luce era già un nome nel suo ambiente

Redazione
Valle Caudina: l’Appia uccide un talentuoso sassofonista

Valle Caudina: l’Appia uccide un talentuoso sassofonista. Il sax era la sua voce, la sua grande passione, lo scopo della sua vita.

Era un artista Mario Luce, il ragazzo di soli trenta anni, che questa mattina ha perso la vita in un incidente stradale lungo la strada statale Appia.

Aveva coltivato la sua passione, studiando con impegno al Conservatorio per essere un vero e proprio specialista nella sua particolare materia. Il talento, Mario ne aveva davvero tanto, infatti, da solo non può bastare.

Così aveva studiato seriamente, con tanti sacrifici. Ed ora si trovava in quella fase della vita in cui stavo raccogliendo i frutti dello studio e della gavetta.

Si esibiva con una street band ma, oramai, veniva interpellato sempre più spesso come solista.

Il sassofono, infatti, riesce da solo a creare un’atmosfera, basta saperlo suonare.

E, a quanto ci dicono diverse persone che lo hanno conosciuto e lo hanno visto suonare dal vivo, Mario Luce era davvero un maestro, uno che con il suo  sax ti portava lontano, ti faceva sognare.

La bella storia di questo ragazzo talentuoso è finita questa mattina intorno alle sette.

Tutti i suoi sogni si sono infranti contro un maledetto banco di nebbia e contro tutti coloro che continuano a sottovalutare la pericolosità della strada statale Appia.

E’ un’arteria sempre più trafficata, soprattutto dai mezzi pesanti. E’ una strada che continua a chiedere un tributo di sangue innocente e di cui nessuno si vuole veramente interessare.

Oggi la morte di Mario Luce ci sembra ancora più ingiusta. Ingiusta perché è morto un innocente, ingiusta perché è morto un musicista, ingiusta perché questo sassofonista era pieno di talento e sarebbe arrivato lontano.

Ma l’Appia ti porta solo un tragico destino. L’Appia oggi ha spento un’altra luce.