Valle Caudina: le associazioni favorevoli alla candidatura come Capitale della Cultura
Questa sera si è svolto un interessante incontro a Rotondi

Valle Caudina: le associazioni favorevoli alla candidatura come Capitale della Cultura. I tempi sono stretti, anzi, strettissimi perché il 25 settembre dovrà essere presentato il dossier che candida la Città Caudina alla selezione della Capitale Italiana della Cultura per il 2028. Ma nulla viene lasciato al caso.
Così, questa sera nell’aula consiliare del comune di Rotondi, sono stati ascoltati i rappresentanti delle associazioni dei quattro comuni irpini della Valle Caudina, oltre a Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana.
Erano presenti il padrone di casa, il sindaco di Rotondi, Sergio Finelli, i colleghi Pasquale Pisano di San Martino Valle Caudina, Caterina Lengua di Cervinara diversi amministratori dei rispettivi comuni e il consigliere regionale Maurizio Petracca. Il presidente della commissione agricoltura del consiglio regionale della Campania era in zona per altri impegni ed ha deciso di presenziare per supportare il territorio in una sfida così ardua.
Soprattutto erano presenti Leandro Pisano e Giacomo Porrino, i due intellettuali che hanno partorito questa idea, folle, temeraria ma di una assoluta grandezza. Entrambi hanno spiegato, non potendo entrare nei particolari del progetto, che si partirà dai due siti Unesco, Appia, Regina Viarum e L’acquedotto carolino, dal museo archeologico del Sannio Caudino, con il vaso di Assteas, gli stessi scavi di Caudium per alzare l’asticella verso la ruralità e la rigenerazione del territorio.
Questa sera, come già avvenuto ieri a Montesarchio, per poi continuare anche in altri comuni, Pisano e Porrino hanno soprattutto ascoltato quali possono essere le esigenze ed anche le criticità da parte delle associazioni che operano sul territorio.
Da segnalare, e non era per nulla scontato, l’unanimità di pareri favorevoli all’iniziativa ed anche una concreta collaborazione per eventuali azioni future.
Altra intenzione, non certo secondaria, dei due progettisti è quello di gettare il seme per effettiva fondazione della Città Caudina. Cementare, ossia, l’azione politica con quella culturale e proprio per questo la sfida è davvero interessante.
Forse sarà arduo vincere ma quest’anno vengono premiate anche le prime dieci classificate e La Città Caudina è in gioco più che mai.