Valle Caudina: le associazioni venatorie e la caccia al cinghiale
Le scriventi associazioni venatorie regionali della Campania, chiedono al Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca; all’Assessore all’Ambiente Giunta Regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola; al Consigliere Delegato Agricoltura, Caccia, Pesca della Giunta Regionale della Campania, Francesco Alfieri: al Presidente dell’VIII Commissione Agricoltura, Maurizio Petracca; al Sindaco Metropolitano di Napoli, Luigi de Magistris e ai quattro presidenti delle province campane:
– A) l’emanazione delle linee guida generali regionali, per disciplinare la gestione faunistica ed il
prelievo venatorio del cinghiale, anche nella forma singola, per la corrente stagione;
– B) impegnare da subito le singole realtà territoriali regionali, a disciplinare adeguatamente e
tempestivamente, di intesa con gli ATC di pertinenza, la gestione ed il prelievo del cinghiale,
anche nella forma singola, lasciando alle realtà territoriali ed agli ATC ampi margini di
flessibilità, per commisurarle alle singole e diverse realtà territoriali;
– Non comprendono come mai, si sta creando uno stato di agitazione rispetto alla vicenda, anche
da parte di responsabili del CRIUV a cui è stata demandata la gestione dell’emergenza cinghiale
in Campania
– Non comprendono come mai, alcune associazioni hanno fatto un passo indietro nella vicenda;
– Non comprendono come mai, in una regione dove sussite una emergenza cinghiali, non vadano
applicate tutte le forme di caccia, sia quella in forma collettiva che quelle in forma individuale,
così come del resto accade in tutte le regioni d’italia.
– Non comprendono come mai, sia il CRIUV che alcune associazioni venatorie, siano ostili ad
applicare le tecniche di caccia alternative alla braccata, per aumentare gli abbattimenti e
contribuire a ridurre la densità della specie.-
Le Associazioni Venatorie
ANUU Campania
ARCICACCIA Campania
EPS Campania
ITALCACCIA Campania