Valle Caudina: le chiacchiere e la vera storia della Caserta-Benevento
Francesco Sorrentino ha ricostruito per Il Caudino una vicenda di cui spesso si parla a vanvera
Valle Caudina: le chiacchiere e la vera storia della Caserta-Benevento. L’idea dell’Asse Autostradale Caserta-Benevento prende corpo nei primi anni del 2000. Presidente della Regione Campania è Antonio Bassolino, mentre Giuliano Amato siede a Palazzo Chigi. Si vuole collegare la variante di Caserta alla tangenziale di Benevento.
Inizia la procedura di “Legge Obiettivo” sul progetto preliminare. L’opera dovrebbe coprire una distanza 45 chilometri, oltre le bretelle di collegamento con i centri di Caserta e di Benevento, e con un costo di circa 1,3 miliardi di euro del 2006. Negli anni successivi la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente, determina un incremento dei costi fino a 1,8 miliardi.
L’itinerario pedemontano gradito al Ministero dell’Ambiente causa lo spostamento a nord del tracciato con alternanza di gallerie e viadotti, in un contesto geologico particolarmente fragile. Ma anche un elevato incremento dei costi. Per tale motivo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti decide di sospendere l’iter approvativo del progetto.
Contratto di programma
Nel Contratto di Programma 2016-2020 – sottoscritto da Anas e Ministero delle Infrastrutture l’autostrada viene inserita come collegamento dell’area delle “Forche Caudine”. Si tratta di una strada di rango inferiore. Non più un’autostrada ma una strada con una sola corsia per senso di marcia e dal costo nettamente inferiore, ovvero 140 milioni di euro, programmati ma non finanziati. Al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, come sottosegretario dal 2014 a 2018 c’è il deputato sannita Umberto del Basso de Caro.
A novembre del 2020, mutato il contesto normativo e contrattualistico, l’Anas prima dell’avvio delle attività di progettazione comunica alla Regione Campania le nuove indicazioni riportate nel Contratto di Programma sottoscritto, anche alla luce nei mancati finanziamenti sull’opera.
A febbraio 2021, Regione Campania, Comune di Caserta con il sindaco Carlo Marino, Provincia di Caserta e Comune di Benevento con il primo cittadino Clemente Mastella, chiedono ad Anas, mediante verbale sottoscritto tra le parti, di realizzare entrambi i lotti dell’autostrada completando così l’intero itinerario.
Chiedono inoltre che si torni a parlare di autostrada e non di strada statale ad una corsia per senso di marcia. Si chiede l’immediato avvio delle attività riguardanti il primo lotto Marcianise Paolisi e l’inserimento del secondo lotto funzionale, Paolisi Benevento, nella futura programmazione tra Anas e MIT.
Le attività complesse e articolate progettuali, avviate nel marzo del 2021 da Anas, portano al dibattito pubblico, per un’opera dal costo stimato in 1,6 miliardi di euro, relativamente al primo lotto.
Concluso il dibattito pubblico il progetto avrà bisogno del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; della Verifica Preventiva dell’Interesse Archeologico, presso la Soprintendenza Archeologica delle provincie di Caserta e Benevento; della Valutazione di Impatto Ambientale, presso il Ministero della Transizione Ecologica, del Ministero della Cultura e Regione Campania.
I comuni e la nuova variante
Nel frattempo i Comuni devono fare la propria parte con l’approvazione delle necessarie varianti agli Strumenti Urbanistici, in quanto ad oggi nessun piano regolatore prevede la realizzazione della nuova variante della strada statale Appia.
Solo quando tale iter sarà concluso il progetto verrà approvato in linea tecnico ed economica da parte di Anas. Poi ci vorranno i finanziamenti, ovvero circa 1,6 miliardi di euro che ad oggi non sono presenti. Quindi il progetto verrà avviato a procedura di appalto.