Valle Caudina: le scuole superiori tornano in aula il primo Febbraio?
Valle Caudina: le scuole superiori tornano in aula il primo Febbraio? Dopo la decisione del Tar Campania su scuole elementari e medie, si attende per oggi il verdetto sulle scuole superiori. Anche questa decisione deriva da un altro ricorso da parte di gruppi di genitori no-Dad.
Riapertura scuole
Sull’eventuale riapertura degli istituti superiori l’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, ha sottolineato questa mattina ai microfoni di Radio Crc.
“Ritengo che se il Tar non dovesse bocciare l’ordinanza del presidente De Luca è plausibile che la didattica in presenza per le superiori parta l’1 febbraio dando il tempo per l’organizzazione agli istituti e ai trasporti. Tutto questo non senza preoccupazioni”.
Poi, rispetto ai timori della riapertura degli istituti, ha aggiunto. “A me quello che preoccupa sono le ripercussioni sulla curva pandemica. Quando fanno obiezione della Campania zona gialla, a differenza delle Regioni rosse dove si va a scuola, dico sempre: questo colore è il frutto delle scelte che abbiamo fatto.
Valle Caudina: le scuole superiori tornano in aula il primo Febbraio?
Lo stesso decreto nel suo dispositivo dice che i contagi non si sono fermati con la scuola chiusa, ma questo noi lo sappiamo perché non è l’unico luogo dove si trasmette il virus, altrimenti avremmo già sconfitto il Covid in tutto il mondo”.
La corsa della Regione Campania e del suo presidente De Luca, ad essere prima per numero di vaccini in Italia rischia di essere un boomerang. Motivo?
Se mancano le dosi di vaccino Pfizer-Biontech a causa di mancati invii dalla casa produttrice si rischia di avere insufficienti dosi per il richiamo del vaccino, ovvero la seconda iniezione che si fa dopo 21 giorni dalla prima.
eri la Regione ha ricevuto in serata la preoccupante comunicazione che la fornitura di vaccini prevista per la Campania il giorno 25 gennaio ha subito un dimezzamento che nessuno si sarebbe augurato.
Lo dice, arrabbiato, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Non si capisce in base a quale criterio. Già i ritardi dei giorni scorsi hanno prodotto una forte diminuzione nelle vaccinazioni. Questa ulteriore riduzione di consegne rischia di bloccare del tutto le somministrazioni, determinando una situazione gravissima e inaccettabile. Siamo consapevoli delle grandi difficoltà create dai forti ritardi della casa produttrice. Ma a maggior ragione è tempo di scelte chiare e oggettive”.
Scrive De Luca in una nota
È indispensabile garantire il completamento dei richiami per i primi vaccinati. Questo può avvenire solo sulla base di un unico criterio oggettivo. Un vaccino per ogni cittadino, operando già in questa fase un riequilibrio rispetto alla prima distribuzione di vaccini avvenuta sulla base di criteri fortemente sperequati.
Il riferimento è al commissario delegato alla campagna vaccinale, Domenico Arcuri. “Proceda – dice De Luca – sulla base di una linea di equità e oggettività assoluta, a tutela dei nostri concittadini.
nel pieno rispetto di uno sforzo organizzativo enorme compiuto dalla Regione Campania, e che non può essere per nulla vanificato. Siamo pronti, in caso contrario, a tutelarci in ogni sede e con ogni mezzo”.
Vaccino Covid, Campania consegne dimezzat
La Campania ha una incidenza del Covid minore rispetto alle regioni in zona rossa, ma è ancora seconda per numero di casi in Italia. A documentarlo sono dati dell’osservatorio indipendente Gimbe: aggiornati al 20 gennaio 2021.
Mostrano che le restrizioni di Natale hanno avuto successo e non hanno determinato una impennata del numero di casi, tuttavia, non possiamo dirci per nulla tranquilli. Nella relazione tra incidenza per 100.000 abitanti e incremento percentuale dei casi la Campania si posiziona in una cosiddetta ‘zona verde’.
Cosa significa verde? Che abbiamo un numero di nuovi casi di Covid-19. per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane inferiori alla media nazionale.