Valle Caudina: lettera intimidatoria con due bossoli inviata all’assessore Bernardo di Airola
Atto vile e preoccupante
Valle Caudina: lettera intimidatoria con due bossoli inviata all’assessore Bernardo di Airola. Due bossoli inseriti in una lettera di minacce. Anno 2024, Airola, Valle Caudina, Italia ed ancora si verificano questi episodi, a dir poco, preoccupanti.
L’assessore presa di mira
Ad essere presa di mira è la professoressa Antonietta Bernardo, assessore alla pubblica istruzione e ai servizi sociali. Sulla carta dovrebbe essere una materia che non dovrebbe suscitare appetiti malavitosi. Ma non si può mai dire, sopratutto non sempre si capisce dove si possono annidare interessi e malaffare.
La lettera minatoria, con tanto di proiettili, è stata rinvenuta nella buca della posta. Immediatamente è scattata la denuncia ai carabinieri che ora dovranno fare piena luce su questa vicenda perchè si tratta di un segnale davvero inquietante.
Una modalità che sembra far piombare la Valle Caudina in una sorta di cultura che non conosce, la cultura camorristica o mafiosa.
Gli autori materiali e, se ci sono, i mandanti devono essere assicurati al più preso alla giustizia. Chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica deve essere sereno e tranquillo.
Non può certo essere condizionato, minacciato ed impaurito da episodi del genere.
La reazione positiva
Fortunatamente, subito dopo la notizia dell’arrivo di questa lettera minatoria, si sono state reazioni immediate e positive ella politica paesana e nella società civile.
I colleghi di giunta dell’assessore Bernardo con il sindaco Falzarano e con tutti i consiglieri comunali si sono subito chiusi a riccio in sua difesa.
” Il sindaco Vincenzo Falzarano, gli assessori, i consiglieri comunali tutti con il Segretario generale ed i dipendenti esprimono vicinanza all’assessore Antonietta Bernardo fatta oggetto di un vile e becero atto intimidatorio rinnovandole espressioni di profonda stima umana e politica.
Allo stesso tempo rappresentano con forza condanna ferma ad ogni gesto che si basi sulla violenza e sulla minaccia”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del comune.
La massima solidarietà è arrivata anche dal mondo della scuola ed in particolare dai colleghi della scuola primaria Padre Pio dove presta la sua opera la professoressa Bernardo da tutti descritta come una persona perbene e profondamente altruista.
Una donna, una professoressa ed un amministratore pubblico da difendere a tutti i costi.