Valle Caudina: l’Isclero inquinato da scarichi di un impianto caseario

Il sequestro è arrivato dopo indagini mirate

Redazione
Valle Caudina: l’Isclero inquinato da scarichi di un impianto caseario

Valle Caudina: l’Isclero inquinato da scarichi di un impianto caseario.  I Nuclei Carabinieri Forestale di Airola e Sant’Agata dei Goti congiuntamente al NIPAAF di Benevento hanno posto sotto sequestro penale uno scarico di un impianto di lavorazione casearia nel comune di Moiano. Due persone, entrambe in qualità di legali rappresentanti della ditta, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per violazioni ambientali.

L’intervento è scattato in piena notte, intorno alle ore 01:30. Tuttavia, l’operazione è stata il culmine di un’attività investigativa messa in atto per risalire alla fonte dell’inquinamento a seguito della comparsa di schiuma bianca nelle acque del torrente.

I militari, affiancati da specialisti nel pilotaggio di droni per l’osservazione aerea e squadre dislocate in diversi tratti del torrente, hanno lavorato per registrare in diverse fasce orarie l’esatta comparsa della schiuma e monitorarne il movimento.

La difficoltà principale è stata quella di determinare con precisione l’esatto momento dell’attivazione dello sversamento illecito. Tra le diverse ipotesi formulate dai militari in base ai dati di monitoraggio, quella che ha trovato maggiore riscontro sul campo è stata che la condotta illecita venisse attivata nelle ore serali e notturne.

Il mirato intervento dei militari dunque, con l’ausilio di personale ARPAC, ha permesso di riscontrare un’evidente e anomala alterazione del corpo idrico del Fiume Isclero, caratterizzata dalla presenza di una densa schiuma superficiale e da un’intensa colorazione biancastra dell’acqua, accompagnata da forti odori tipici dei reflui caseari (siero e residui organici)

. Seguendo la scia dello sversamento, i militari sono riusciti a risalire alla condotta e alla sua origine in un vicino caseificio. Riscontrata la presenza di uno scarico abusivo di reflui industriali di lavorazione casearia non trattati che defluivano nel corpo idrico del Fiume Isclero, l’ARPAC ha provveduto al prelievo di campioni dal refluo in uscita dalla condotta e dall’acqua del fiume (sia a monte che a valle del punto di sversamento).

I campioni sono stati sigillati e affidati al laboratorio dell’agenzia ARPAC per le analisi di rito, che forniranno il quadro definitivo della concentrazione degli inquinanti.

Per quanto accertato si è proceduto alla contestazione di ipotesi di reato a carico dei due legali rappresentanti della ditta casearia e del sequestro del bocchettone di uscita dei silos di stoccaggio del siero del latte derivante dalla linea di produzione, che è stato eseguito e successivamente convalidato, per impedire la prosecuzione dell’attività illecita e per tutelare la salute pubblica e l’integrità del corpo idrico del Fiume Isclero.

Gli indagati sono persone sottoposte a indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.