Valle Caudina: Luigi e la maturità conquistata con forza e determinazione

E' un esempio straordinario di forza e deterrminazione

Redazione
Valle Caudina:  Luigi e la maturità conquistata con forza e determinazione

Valle Caudina: Luigi e la maturità conquistata con forza e determinazione. Non c’è nulla al mondo che possa fermare Luigi. Ha una forza dentro che gli permette di spostare le montagne. Per lui non esistono ostacoli insormontabili.

Grazie a questa forza, alla sua estrema determinazione, poco fa, presso l’istituto superiore Lombardi di Airola, Luigi Gaudino ha sostenuto l’orale dell’esame di maturità ed ha conseguito il diploma di Ragioneria.

Luigi non è un ragazzo come gli altri. Da quando è nato combatte, combatte con un nemico maledetto e spietato che non gli concede un attimo di respiro.  Luigi deve combattere contro una forma di distrofia muscolare che prende il nome di Duchenne. Per lui, anche solo sedersi tra i banchi di scuola, è stata un’impresa titanica.

Eppure, giorno dopo giorno, è andato avanti. Sostenuto dal papà Franco, dalla mamma Anna e dalla sorella Alessia, Luigi non si è mai fermato. Dalla prima elementare è arrivato sino ad oggi, sino a quando non ha conseguito il diploma.

Una impresa, una vera impresa che meriterebbe una medaglia d’oro per la forza che questa storia sarà in grado di trasmettere a tutti. E’ una pagina umana straordinaria che non può non farci apprezzare la straordinaria bellezza della vita.

Ma questa storia mette in evidenza anche un’altra cosa davvero molto importante: la scuola.  La scuola come davvero dovrebbe essere, inclusiva ed attenta ad ogni singolo ragazzo o ragazza. Attento e motivatore è stato il professore Donato Ianniello che ha accompagnato Luigi per tutto il percorso delle scuole superiori.

Ma bravi a tutti gli insegnanti della Ragioneria dell’istituto Lombardi di Airola. E, complimenti alla dirigente della scuola, Maria Pirozzi che guida questo piccolo esercito di persone veramente straordinariamente umane.

Per una volta, grazie a Luigi Gaudino, grazie alle sua famiglia, al professore Ianniello, a tutti gli altri docenti e alla dirigente Pirozzi, una storia che parte dalla Valle Caudina può rappresentare un esempio per tutta Italia.