Valle Caudina: l’università Vanvitelli studia il sistema Montesarchio per la valorizzazione dei beni culturali
Ai lavori hanno preso parte Morena Cecere e Vincenzo Zuccaro
Valle Caudina: l’università Vanvitelli studia il sistema Montesarchio per la valorizzazione dei beni culturalii. Si è svolto presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Santa Maria Capua Vetere.
L’evento, la cui Direzione Scientifica è stata curata dalla Professoressa Nadia Barrella, ha posto anche Montesarchio al centro della discussione come caso di studio virtuoso per le politiche di valorizzazione territoriale e la gestione del patrimonio culturale in Campania.
A rappresentare il territorio e la sua eccellenza museale sono stati l’Assessore alla Cultura, Morena Cecere, e il Direttore del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, Vincenzo Zuccaro.
Al centro degli interventi l’orgoglio e la sinergia per la valorizzazione del territorio attraverso la cultura.
L’Assessore Morena Cecere è intervenuta alla tavola rotonda finale con il Direttore Vincenzo Zuccaro, portando la testimonianza del lavoro in atto sul territorio caudino.
“Partecipare all’incontro presso l’Università Luigi Vanvitelli è stata un’occasione di grande valore per Montesarchio.
L’approfondimento e la ricerca del contesto accademico sono stati uno stimolo ulteriore per il nostro lavoro quotidiano di valorizzazione del territorio e, in particolare, del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.
Il confronto ha confermato ciò che viviamo ogni giorno: il forte senso di comunità che si crea intorno al patrimonio culturale locale, al Museo e al Vaso di Assteas, simbolo della nostra identità. La nostra cultura è una risorsa viva che genera appartenenza e opportunità.
La sinergia tra istituzioni, ricerca e comunità è la chiave per progettualità innovative e sostenibili.
Ringraziamo l’Università Vanvitelli per questa preziosa occasione di crescita”.
Il Direttore del Museo, Vincenzo Zuccaro, ha evidenziato il ruolo strategico dell’istituzione museale, non solo come custode del celebre Vaso di Assteas e delle preziose collezioni esposte, ma come motore di crescita per l’intero territorio.
“Il MANSC – dichiara Zuccaro – con la sua interessante e innovativa proposta culturale che si avvale anche di un’attenta e costante strategia di comunicazione elaborata insieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Montesarchio, è diventato un caso studio per importanti Istituti di ricerca accademici, sia in Italia che all’estero.
Dopo il Politecnico di Leiria in Portogallo e la Scuola Nazionale Patrimonio e Attività Culturali, anche l’Università della Campania Luigi Vanvitelli ha scelto il nostro Museo per inserirlo nel progetto accademico promosso dall’Universitá La Sapienza di Roma, dedicato alla valorizzazione dei borghi e città storiche della Campania come luoghi di identità culturale, innovazione e sostenibilità.
Ringraziamo la professoressa Nadia Barrella, il prof. Domenico Coppola e la società Renovation Group per l’interessante lavoro svolto, Lorenzo Zeppa per la direzione tecnica, il gruppo di lavoro per la ricerca: Stefania Del Re, Fabio Nardiello, Nadiaclara Trigari, Nicola Urbino”.