Valle Caudina, maturandi alla prova con il tema di italiano
Non è dispiaciuto il tema di storia ma quella che sembra aver avuto maggiore presa è stata la traccia sulla tecnologia pervasiva. Anche gli studenti degli istituti superiori della Valle Caudina questa mattina si sono cimentati nella prima prova della maturità, quella di italiano. Ad Airola, Cervinara, Montesarchio e Sant’Agata dei Goti che ospitano licei ed altri istituti superiori e che raccolgono i ragazzi provenienti da tutti gli altri comuni caudini e non solo, si sono viste le stesse scene. I ragazzi sembravano abbastanza tranquilli mentre i genitori erano agitatissimi. Mamma e papà hanno dovuto fare una full immersion nelle nuove tecnologie per sperare di poter interagire con i loro ragazzi, inchiodati ai banchi per sei ore. Una full immersion fine a se stessa perché chi veniva pescato con uno smartphone rischiava l’allontamento dall’aula e il conseguente annullamento della prova. C’è da dire, però, come ha sottolineato Sara una studentessa che è del Fermi di Montesarchio che la traccia di storia non ha stupito più di tanto. “Qualcosa sulla prima guerra mondiale era atteso”, ci ha detto la ragazza, “e tanti miei amici hanno scelto proprio quella. Mentre io ho optato per quella che partiva dalla frase di Renzo Piano sulle periferie”. Scelta diversa, invece, quella di Roberto che è di Roccabascerana, ma frequenta l’ultimo anno del Classico all’Einuadi di Cervinara. “Io ho preferito”, ci ha detto il maturando”, la traccia sulla tecnologia pervasiva. Sono un fan di Asimov e quel tema lo sentivo nelle mie corde”. Ma, siete riusciti a copiare? A questa domanda nessuno dei ragazzi, da noi interpellati, giustamente, ci ha voluto rispondere. Tutti, invece, hanno sottolineato la grande disponibilità dei membri della commissione. E domani arriva quella che dovrebbe essere la prova più temuta, ossia, quella specifica per ogni istituto. Ma, oramai anche i ragazzi caudini hanno rotto il ghiaccio e sono in corsa per il primo esame della loro vita, che non sarà certo l’unico.
P. V.