Valle Caudina, Mauro, Forza Italia: Il documento dei DEM contro De Luca certifica la mortificazione del Sannio
Il fronte aperto dalla segreteria provinciale del Partito Democratico verso la gestione “bonapartista” del presidente della Regione Campania, De Luca, a poco meno di due anni dalle elezioni regionali – “abbiamo registrato indifferenza se non ostilità nei confronti del nostro territorio” – impone a tutte le forze politicheuna riflessione seria e attenta.
“Non è mio costume strumentalizzare le difficoltà o le incomprensioni interne ad altre forze politiche, se posso infatti mi tengo lontano dalle beghe di corto respiro, credo al contrario, che a prescindere dalle motivazioni che hanno determinato questa durissima levata di scudi, sia apprezzabilel’onestà intellettuale con la quale la Federazione Provinciale del Partito Democratico abbia scelto di trattare i rapporti interni alla maggioranza regionale. Ciò, che invece – ha dichiaratoDomenico Mauro, commissario provinciale di Forza Italia – ci deve far riflettere sono le questioni aperte e irrisolte, che a quanto pare non sono prioritarie nell’agenda del governo regionale, finalmente evidenziate dai dem nel loro documento. Questioni sulle quali da tre anni ci stiamo inutilmente sgolandoe, a volte, siamo stati perfino derisi: <<i problemi della sanità, in particolare l’accorpamento dell’Azienda Ospedaliera ‘Rummo’ e del plesso di Sant’Agata dè Goti, del trasporto pubblico locale, che vede Benevento sempre più isolata dai collegamenti con il capoluogo regionale, dell’agricoltura, con l’enorme ritardo nell’erogazione dei fondi alle nostre aziende, formano oggetto di quotidiani rilievi e contestazioni da parte dei cittadini >>.
È questo forse, il passaggio più emblematico del documento, licenziato dalla federazione sannita, al quale potremmo sostituire senza muovere una sola virgola, uno dei tanti comunicati che in questi mesi abbiamo vanamente stilato e inviato. Mi permetto, solo di aggiungere, a queste emergenze, la beffa dei ritardi nel ristoro per i danni causati dall’alluvione dell’ottobre 2015”.
“Se da un lato, l’insofferenza dei DEM provinciali, ci rincuora sulla bontà delle nostre battaglie, dall’altro, però, non può strapparci un sorriso. Infatti è la testimonianza plastica che nello scacchiere regionale il nostro Sannio vale poco, molto poco e i suoi problemi ancora meno. È la dimostrazione pratica che la cosiddetta filiera istituzionale e relazionale ha funzionato male o peggio ha funzionato al contrario: a togliere e non a mettere”.