Valle Caudina: medici contro? Le precisazioni del dottore Campese

Redazione
Valle Caudina: medici contro?  Le precisazioni del dottore Campese
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Gentile direttore

Nel ringraziarla per l’ospitalità che vorrà accordarmi, approfitto dell’occasione per confessarle di essere stato piacevolmente sorpreso dal tono pacato del dr D’Avanzo nella  sua precisazione sul caudino e  ben lontana dalla telefonata concitata  di qualche giorno fa  , da me diligentemente annotata  e condita  da epiteti  e volgarità indegne di un professionista e  che rimando cordialmente al mittente con la speranza e l’augurio di non averci  a che fare mai più per il futuro .

Colgo l’occasione per ribadire che non era e non è mia intenzione  fare od alimentare polemiche ne’ accusare chicchessia ;  la mia voleva essere solo una precisazione ed una considerazione  “laica “ sullo  stato in cui versa la medicina di base, in Campania in generale  e nel nostro distretto in particolare .

Per me la situazione ( eufemisticamente parlando ) lascia molto a desiderare  ed  è destinata purtroppo a peggiorare in un prossimo futuro .

Potrà non piacere , ma questa è la realtà . Possiamo mettere la testa sotto la sabbia quando vogliamo  , ma i nodi prima o poi vengono al pettine .

Porto inoltre a conoscenza  che nell’indifferenza generale è sfuggito ai più che il nostro paese   ha perso un posto di medicina generale , per cui da quattro medici competenti per territorio si passa  formalmente a tre ; ma se consideriamo che il dr. Viscione opera principalmente con pazienti di Cervinara e di Rotondi  la disponibilità scende drammaticamente a due , massimo due e mezzo .

Troppo poco per un paese di 4.800 abitanti e, per lo più anziani !.

Per questo e solo per questo sollecitavo e sollecito ancora oggi un dibattito ampio ed articolato di tutte le forza responsabili al solo scopo di offrire in prospettiva ai nostri concittadini una sanità migliore.

Questa è la mia opinione. Può essere anche sbagliata per carità , ma questa è la mia opinione ed in democrazia è lecito avere opinioni sia pure diverse ed esprimerle in maniera civile senza per questo essere aggrediti o minacciati .

Se c’è qualcuno che pensa che le cose per quel che concerne la medicina generale nel nostro distretto procedono a meraviglia, affare suo.

Io non sono per niente d’accordo ed il mio intervento era inteso semplicemente a mettere in evidenza quest’aspetto , senza per questo accusare chicchessia ne’ tantomeno il soggetto di cui sopra ,  da me chiamato in causa solo a titolo esemplificativo per evidenziare esclusivamente una situazione oggettiva di disagio ambientale , e nella cui attività professionale  non entro nel merito , sia perché’ non mi compete , sia perché’ , sia detto con  sincerità  , non me ne importa  un fico secco .

Se qualcuno  ha capito diversamente , ha equivocato il mio pensiero ! .

A questo punto avrei finito  non prima però di fare alcune precisazioni dal momento che sia pure implicitamente tra le righe mi sembra di aver colto due accuse al sottoscritto .

Se così non è,  “ nulla quaestio “; Nel caso invece in cui la mia intuizione fosse esatta mi incorre l’obbligo quantomeno morale di precisare.

1 ) Io non ho mai  inteso , non intendo e non potevo intendere il paziente come una proprietà privata per un fatto molto semplice , e cioè che quando ho esercitato la professione di medico di medicina generale c’era la possibilità da parte del paziente di scegliere il medico sulla base di un consolidato rapporto fiduciario ,  avendo a disposizione un’ampia griglia di professionisti , tutti egualmente validi , sui quali orientare le proprie  scelte  e con la garanzia di eventuale revoca nel caso in cui il medico  non soddisfacesse le sue legittime esigenze .

Tale ipotesi , a mio modesto avviso , potrebbe semmai ricorrere  solo nel caso in cui ( parlo ovviamente in maniera generale ed astratta e  senza alcun riferimento concreto) , nel caso in cui ,  dicevo ,  un paziente , per disperazione o necessità , fosse costretto a scegliere l’unico medico disponibile senza , per di più, potersi avvalere del  legittimo diritto di revoca ,  non esistendo all’atto  un’alternativa praticabile .

In questo caso e solo in questo caso , secondo me ,si verificherebbero le condizioni per cui un  paziente diverrebbe proprietà privata  se non  proprio ostaggio nelle mani di quel  medico . ( parlo sempre in maniera teorica ed astratta ovviamente  )

2 )  Più grave le considerazioni che mi sembra di cogliere tra le righe , sia pure velate da una sottile ironia     ( che comunque  apprezzo ) riguardo alla mia professionalità ‘ sulla quale non permetto a nessuno  di giudicare esprimendosi per meschini  sottintesi .

Se qualcuno ha qualcosa da ridire in proposito , lo faccia a viso aperto , da uomo , precisando  nomi , fatti , date , luoghi e circostanze .

In caso contrario vanno prese per quelle che sono e cioè insinuazioni meschine e volgari che lasciano il tempo che trovano .

La misura ed il valore del mio operato la danno  le manifestazioni di stima , di apprezzamento e di rimpianto  , talora francamente esagerate e persino imbarazzanti , che ricevo quotidianamente dai miei ex assistiti i per un lavoro cominciato a 26 anni e terminato con onore  dopo 44 anni. Il resto non mi interessa ne’ desidero aggiungere altro.

Per me parlano  eloquentemente una  lunga e prestigiosa storia umana , professionale e familiare ! .

Punto e ( spero ) basta !

Con cordialità

DR campese giuseppe paride