Valle Caudina, migranti: business e ipocrisia
Il tema dei migranti è uno dei più difficili da trattare. In Valle Caudina, sono già diversi i Comuni che ospitano strutture gestite da privati, ma le cui conseguenze sociali ricadono su tutti. Inutile fare i falsi moralisti: chi apre un centro di accoglienza lo fa perché può guadagnare (e bene) e non solo perché è un buon samaritano. Il contributo lordo che, in media, chi ospita un migrante ottiene è di circa 35 euro al giorno: in un mese più di mille euro. Moltiplicati per ottanta, novanta ospiti si raggiunge una cifra ragguardevole. Non proprio pochi spiccioli. Ecco allora spiegato l’annuncio pubblicitario apparso questa mattina su diverse testate. Un’azienda anonima ricerca immobili nei comuni di Bonea, Arpaia, Bucciano, Moiano, Forchia, per destinarli a ospitare migranti e propone “un ottimo affitto”.
In questo articolo non c’è alcuna considerazione di natura morale: la legge italiana lo consente e va bene così. Ma per pagare un “ottimo affitto” significa che le entrate legate ai migranti sono davvero interessanti, altrimenti nessuno potrebbe offrire una pigione “ottima”. Prima, però, di fare discorsi umanitari ricordiamoci che molto spesso è il vile denaro a guidare le azioni. Se poi c’è anche un po’ di amore, ben venga.