Valle Caudina: mio figlio emigra come tanti giovani e nessuno ne parla

Redazione
Valle Caudina: mio figlio emigra come tanti giovani e nessuno ne parla

Valle Caudina. Riceviamo e pubblichiamo.

Caro direttore, ho deciso di scrivere perché la Valle Caudina sta morendo e noi non ce ne rendiamo conto. Sono il papà di Giuseppe, venticinque anni, un diploma e tanta vita. Perché vi scrivo? Perché mio figlio è dovuto andare via dalla Valle per lavorare. Nulla di strano, mi direte. Succede a tantissimi giovani dei nostri paesi. Verissimo.

Il problema è che ci siamo abituati a tutto ciò. Mio figlio ora si trova in Trentino per la stagione turistica invernale. Fa il barman. Lavora tantissimo e guadagna qualcosa. Lo fa ogni anno. La stagione estiva sulla riviera romagnola, quella invernale in Trentino. Come lui, non si contano quelli che se ne vanno via per studiare, lavorare o campare. Attenzione, non vanno via solo i laureati: ma anche quelli che fanno lavori più normali come il cameriere, il muratore o l’operaio. Che territorio è il nostro che manda continuamente via i suoi figli più giovani e non fa nulla per trattenerli? La cosa che più mi amareggia, però, è che i giovani vanno via al Nord o all’estero e nessuno ne parla. Parliamo di politica, elezioni, traforo ma di lavoro non se ne parla. A breve resteremo solo noi vecchi con la fortuna di aver avuto un posto di lavoro e la valle sarà un deserto.

Saluti. Gianni Esposito