Valle Caudina: multa al carro funebre senza revisione
Valle Caudina: multa al carro funebre senza revisione. Sono rimasti sorpresi gli stessi agenti della polizia municipale. Doveva trattarsi di un controllo di ruotine. Ma proprio durante quelli che sembrano normali accertamenti non mancano mai le sorprese, anche quelle veramente più strane.
Gli agenti, infatti, mai avrebbero immaginato che fermando un carro funebre lo potessero trovare non in regola con le norme del codice della strada. Invece, è stato proprio cosi. Il mezzo è risultato essere privo della revisione e così il carro che serve a trasportare i cari estinti non si è salvato da una multa di 170 euro.
I controlli della Municipale
Succede a San Martino Valle Caudina, dove gli agenti del comando di Polizia Municipale, diretto dal capitano Serafino Mauriello, hanno dato vita ad una serie di controlli riguardanti proprio la circolazione stradale.
Naturalmente, il carro funebre è stato fermato quando non era in “ servizio”, ossia, non stava trasportando un morto. Mentre, l’impresa proprietaria è della provincia di Benevento ed ora dovrà pagare l’ammenda ed effettuare, finalmente, la revisione.
I controlli sono stati accurati e dettagliati e, di certo, non hanno riguardato solo il carro funebre. Ad esempio, i pizzardoni hanno sequestrato un’auto, già sequestrata in precedenza perché priva di assicurazione e per omessa esportazione all’estero.
Il proprietario, un 30enne di Benevento, dovrà pagare un’ammenda di ben duemila euro e, allo stesso tempo, gli è stata revoca la patente. Insomma, mettersi alla guida di un’auto sottoposta a sequestro sembra proprio non convenire anche per un aspetto economico.
Non è stata l’unica auto sequestrata dagli agenti della polizia municipale di San Martino Valle Caudina. Anche una seconda è stata posta sotto sequestro sempre perché priva di copertura assicurativa.
Lo scalpore e la curiosità
A fare scalpore e a destare tanta curiosità è senza dubbio la vicenda del carro funebre. In tanti, hanno avvistato i vigili urbani mentre facevano accertamenti e, certamente, hanno trasformato quelle scene in numeri da giocare al lotto.
( foto di repertorio)