Valle Caudina: neonato abbandonato in cassonetto ma è un falso allarme
Si è temuto davvero il peggio
Valle Caudina: neonato abbandonato in cassonetto ma è un falso allarme. Quel suono che proveniva dal cassonetto degli abiti usati sembrava proprio il pianto di un neonato, anzi, di più neonati.
Bimbo abbandonato
Chi li ha ascoltati ha temuto che si potesse trattare dell’abbandono di un bimbo appena nato. Ha tentato di aprire il cassonetto ma non ci è riuscito e così ha dato l’allarme.
A Forchia si sono recati i vigili del fuoco del distaccamento di Bonea, i sanitari del 118 ed i carabinieri della stazione di Arpaia. Tutti i soccorritori avevano il cuore in gola perché anche loro hanno sentito nitidamente quel pianto.
I caschi rossi, con i loro strumenti, hanno immediatamente aperto quella sorta di scatola di latta. E, all’interno, hanno trovato due bambole che, per la gioia delle bambine, ripetono il pianto dei neonati.
Qualcuno ha pensato di mettere lì i due bambolotti, probabilmente, perché ancora in buone condizioni. In modo tale da poter far felice qualche bimba meno fortunata.
Insomma, nel giro di pochi minuti, l’allarme è rientrato ma sono stati momenti di paura per tutti coloro che sono intervenuti. Del resto, in Valle Caudina non si è mai registrato un fatto del genere. Mai nessuna mamma ha abbandonato il suo piccolo appena nato.
Ci sono stati episodi di gravidanze nascoste sino al parto, ma un fatto del genere mai ha avuto luogo e speriamo che non debba mai verificarsi. E’ davvero qualcosa che non vorremmo mai importare.
Disagi e emarginazioni
Fatti del genere accadono solo dove ci sono vaste sacche di disagi sociali e estreme emarginazioni. Tra i tanti problemi che si registrano in Valle Caudina, grazie a Dio, ancora non siamo arrivati a questa sorta di punto di non ritorno.
Oggi in quel cassonetto che raccoglie gli abiti usati c’erano due pupazzetti che hanno anche strappato un sorriso. Facciamo in modo che mai possa avvenire che vengano abbandonati neonati.
