Valle Caudina: nevicherà? La domanda di tutti i millennials
Valle Caudina. Passano gli anni, cambiano le generazioni, i nostri ragazzi sono sempre più smaliziati ed hanno il mondo a portata di click, ma quando scocca il conto alla rovescia verso il sette gennaio, la domanda è sempre la stessa, nevicherà?
L’arrivo della coltre bianca, oltre a regalare uno scenario inedito ed incantato per la Valle Caudina, promette di allungare le vacanze natalizie. Certo, i genitori incalzeranno i loro figli sottolineando che sono già stati a riposo più di 15 giorni, dimenticando di essere stati anche loro scolari e studenti. Ed anche loro hanno vissuto, per tanto tempo, questa speranza della vigilia della Befana. La fascia di età dell’attesa è compresa dai sei ai diciannove anni. Non vale più per gli studenti universitari che sanno già di non poter perdere tempo. Si può ben dire che è una speranza dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nelle prossime ore è prevista l’arrivo di aria fredda e non sono escluse nevicate. Gli esperti non si sbilanciano ancora ma siamo nel cuore dell’inverno e la neve fa parte a pieno titolo di questa stagione. E’ vero porta disagi, problemi per chi deve comunque lavorare, ma è anche vero che regala attimi di inaspettata felicità. Si torna tutti un po’ bambini e la cosa non può fare certo del male. Mentre i nostri millennials ne potranno approfittare di ripassare qualche materia, di recuperare il tempo perduto, per affrontare tutto di un fiato la seconda parte dell’anno scolastico. Del resto, i compiti per le vacanze non sono certo una passeggiata. Insomma chiedono tempo, il tempo di qualche giorno ancora di spensieratezza e di gioia che solo la neve sa regalare. Alla fine, vedere i ragazzi felici fa bene anche ai genitori e agli insegnanti. Mamma e papà vedranno i loro ragazzi meno burberi ed i prof li troveranno più sciolti e più rilassati. E’ il senso dei millennials per la neve, lo stesso che avevano i loro genitori ed i loro nonni. Ora tocca solo sperare che cada la coltre bianca, magri proprio nella notte tra il sei ed il sette gennaio. Se non dovesse succedere, resta sempre la speranza perché l’inverno è appena cominciato.