Valle Caudina: non andrà in carcere il pediatra accusato di aver violentato 11 mamme dei suoi pazienti

Lo ha stabilito la corte di appello

Redazione
Valle Caudina: non andrà in carcere il pediatra accusato di aver violentato 11 mamme dei suoi pazienti

Valle Caudina: non andrà in carcere il pediatra accusato di aver violentato 11 mamme dei suoi pazienti. La Corte D’Appello di Bologna, accogliendo le tesi dell’Avvocato Vittorio Fucci e dell’ Avvocato Federico Filippo, ha riformato la sentenza di primo grado nei confronti di un medico specialista in pediatria, originario della Valle Caudina, accusato di violenza sessuale nei confronti di 11 donne, riconoscendo l’ attenuante dell’ultimo comma dell’art. 609 bis del codice penale, che determina la non ostativita’ della pena e di conseguenza il medico in questo modo si è salvato dal carcere.

La vicenda ha avuto ampia rilevanza mediatica sia su giornali e telegiornali che sui social.

In particolare il medico originario della Valle Caudina era stato condannato dal Tribunale di Parma a 3 anni e 8 mesi di reclusione, difeso in primo grado solo dall’Avvocato Federico Filippo, poiché era stato accusato di aver violentato sessualmente 11 madri di bambini suoi pazienti.

A corroborare le accuse delle madri, vi erano anche le dichiarazioni di un’ostretica del centro dove lavorava il medico, che sosteneva le violenze del medico.

Il medico avrebbe dovuto scontare la condanna in carcere, poiché si trattava di fattispecie di reato ostativa alla sospensione dell’esecuzione secondo la sentenza di primo grado.

La Corte D’Appello, accogliendo le tesi dell’ Avvocato Vittorio Fucci (aggiunto in appello) e dell’ avvocato Federico Filippo, che hanno sostenuto la “minore gravità” di questi atti, ha riformulato la sentenza di condanna in anni 2 e mesi 7, derubricando i fatti nella fattispecie dell’ultimo comma dell’art 609 bis del codice penale (violenza sessuale), che non è ostativa alla sospensione dell’esecuzione, di conseguenza il medico non andrà più in carcere.

Nonostante l’eccellete risultato, la difesa ha annunciato ricorso in Cassazione, che potrebbe annullare completamente la sentenza di condanna.