Valle Caudina: nuova disciplina per gli agriturismo
Terranostra e Coldiretti Campania hanno presentato ieri alle Istituzioni e ai soci la proposta di modifica alla Legge regionale 15/08 sulla disciplina dell’agriturismo e al successivo regolamento. L’obiettivo condiviso in un processo partecipativo “dal basso” è stato spingere la valorizzazione del vero agriturismo in Campania, mettendo un argine alla concorrenza sleale e alla perdita di credibilità che questo importante comparto agricolo rischia di subire a causa del mancato rispetto delle regole e di un sistema di controlli che fino ad oggi non ha funzionato.
Tra le proposte – si legge nel documento presentato – vanno evidenziate: la riformulazione delle finalità con l’inserimento del concetto di “multifunzionalità” e della previsione di un efficiente sistema di controlli; l’esercizio in forma familiare dell’agriturismo fino ad un massimo di dieci ospiti; la non equiparazione a ristoranti ed altre attività ricettive; la trasformazione dell’archivio regionale in registro con verifica del possesso del fascicolo agricolo; l’inserimento di un corso iniziale per i nuovi operatori e di un programma di formazione professionale continua; il ricorso alla semplificazione amministrativa per le pratiche di accesso; controlli stringenti sull’uso improprio della denominazione agriturismo; l’obbligo di esporre al pubblico la lista delle aziende agricole fornitrici dei prodotti non realizzati in proprio; la deroga al vincolo dei prodotti territoriali in caso di calamità naturali e per periodi determinati; la valutazione della ruralità dei locali e dei metodi tradizionali di lavorazione nei controlli sanitari; i controlli annuali a campione sul 10% degli agriturismi; il ruolo dell’agriturismo nello sviluppo dell’agricoltura sociale; il trasferimento dei poteri di controllo dalle Province ai Comuni; la riformulazione delle percentuali di impiego di prodotti aziendali nella somministrazione di pasti e bevande, così suddivise: 50% provenienti dall’azienda e dall’area di appartenenza (STS – sistema di sviluppo territoriale), 40% dal territorio regionale e 10% di provenienza extraregionale in assenza di prodotti similari.