Valle Caudina: oggi i falò di Sant’Antuono

Il Caudino
Valle Caudina: oggi i falò di Sant’Antuono

“Chi festeggia Sant’Antuono, tutto l’anno ‘o pass’ bbuon”.
La tradizione vuole che Antonio, Santo eremita egiziano padre del monachesimo, fosse talmente legato agli essere umani da recarsi personalmente tra le fiamme dell’inferno per contendere le anime al diavolo. Anche quest’anno, a Cervinara e in molti paesi della Valle Caudina, si rinnova la tradizione dei falò di sant’Antonio. La sua figura è legata al fuoco, purificatore ma anche simbolo della fornace eterna. La tradizione dei fuochi è antichissima, nasce quasi subito dopo la morte del santo. La derivazione è chiaramente rurale: si accendono i fuochi per purificare la terra e propiziarsi un’annata positiva del raccolto.
Saranno diversi i falò a Cervinara: in Piazza Elena a Ferrari, a Castello e in via Macello.
La tradizione di benedire gli animali (in particolare i maiali) non è legata direttamente a sant’Antonio: nasce nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano il loro servizio i monaci di sant’Antonio.