Valle Caudina, omicidio Matarazzo: Parla Massaro, Nasta tace
In sede di interrogatorio Massaro Giuseppe di Sant’Agata dei Goti ha detto che la sua Fiat Croma si trovava in zona perchè stava controllando i manifesti della sagra del paese, perciò è stata rivelata dal GPS. Sulla pistola Massaro ha sostenuto che l’ha sempre tenuta in cassaforte. Il 55enne ha parlato anche dei documenti falsi, che gli servivano per alcuni amici albanesi e sui versamenti fatti in banca dalla figlia, sarebbero della dazioni di denaro fornito da parenti. L’avvocato difensore Della Ratta ha inoltre messo in evidenza che ci sono delle incongruenze sugli orari del delitto relativamente all’individuazione via GPS dell’auto del suo assistito.
Scena muta, invece, davanti al giudice Cusani per Generoso Nasta, 30enne della frazione Talanico.
Ieri in carcere a Benevento l’interrogatorio dei due, difesi dagli avvocati Della Ratta e Sgambati. Nasta si è avvalso della facoltà di non rispondere. La strategia difensiva è tutta improntata sul Riesame, i due restano per ora in cella. Anche se Della Ratta per il suo assistito ha chiesto da subito i domiciliari.
Sono accusati dell”omicidio di Giuseppe Matarazzo Il pastore di 45 anni di Frasso Telesino fu ucciso con due colpi di pistola lo scorso 19 luglio, dinanzi alla sua casa. Matarazzo aveva scontato una condanna a 11 anni e 6 mesi in quanto responsabile di abusi su una quindicenne che il 6 gennaio del 2008 si tolse la vita impiccandosi ad un albero.