Valle Caudina: onore alla gente di San Martino Valle Caudina
San Martino Valle Caudina. Gli sfollati sono 150. Hanno dovuto lasciare in fretta ed in furia le loro abitazioni per salvare la vita, per cercare riparo. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Pisano, ha organizzato un centro di prima accoglienza presso il convento francescano di Santa Caterina. I ragazzi della gioventù francescana si stanno facendo in quattro per aiutare le persone che hanno trovato ricovero lì. Al convento, però, sono rimaste circa 30 persone, tutti gli altri vengono ospitati da parenti ed amici.
Onore al patrono
Il giorno dopo, la frana che l’ha colpita al cuore, San Martino Valle Caudina si riscopre comunità ed onora il santo che ha dato nome al paese. Se Martino stracciò in due il suo mantello per ricoprire un mendicante, i sammartinesi aprono le porte delle loro abitazione per dare aiuto a chi non può più tornare a casa. Sarà un Natale diverso per tante persone. Immaginate cosa possa significare essere sbattuti fuori di casa verso le otto di sera e non poter più tornare. Immaginate cosa possa voler dire fuggire via perchè sta arrivando una montagna di fango, pensare a salvare i propri cari e non girarsi indietro perchè basterebbe un solo attimo per perdere la vita.
Paese spettrale
Il paese è muto e silenzioso, si sente solo il rumore dei mezzi pesanti che si stanno dando da fare per sgomberare il fango e per mettere in sicurezza la zona. Sono in silenzio, almeno per il momento, anche i leoni da tastiera, i seminatori di odio ed i mister so tutto. In queste ore, c’è la decenza di non cospargere sale sulle ferite di tante persone. Poi, a breve, in tanti diventeranno esperti geologi ed ingegneri, per spiegarci come si poteva evitare tutto. Noi sappiamo solo che si è evitato il peggio, grazie a tutti quelli che hanno fatto onore al loro santo patrono, e si sono gettati nella furia della natura per dare l’allarme, per mettere in salvo le persone. Sono tutte persone che hanno un nome ed un cognome, sono il sindaco, gli assessori, i consiglieri, i carabinieri, gli agenti della polizia municipale e tanti altri. Non sono eroi, è la gente di San Martino. Anche chi arriva da fuori,fa parte dello stesso paese, della stessa comunità, dello stesso paese che sa stringersi e darsi la mano per superare anche questa ennesima sciagura.