Valle Caudina: operatori del 118 senza tredicesima.la vergogna di Natale
Venti famiglie lasciate senza alcuna spiegazione
Valle Caudina: operatori del 118 senza tredicesima.la vergogna di Natale. Hanno lavorato a Natale e Santo Stefano. Lo stesso faranno la notte di San Silvestro ed il giorno di Capodanno.
Opera essenziale per salvare vite umane
Lavorano tutte le notti e tutti i giorni e si tratta di un’opera essenziale per salvare vite umane. Sono quelli che chiamiamo quando stiamo male, quelli che arrivano su i drammatici incidenti stradali.
Ce la mettono sempre tutta per giungere nel più breve tempo possibile, per stabilizzare il paziente e volare in ospedale. Sanno bene che ogni secondo è prezioso per salvare una vita umana e non si risparmiano.
Meriterebbero di essere ringraziati ogni santo giorno, ad ogni intervento. Invece, diamo sempre tutto per scontato anche chi si prodiga per salvarci la vita.
Ci accorgiamo di loro solo quando abbiamo l’acqua alla gola, solo quando ci scoppia il cuore o sentiamo che la vita da scivolando via dal nostro corpo.
Senza tredicesima
Non solo non li ringraziamo mai. Ma siamo in grado anche di mortificare la loro dignità. Come avete ben capito, stiamo parlando de gli operatori del 118.
Oltre ai medici, sulle ambulanze si trovano anche gli autisti e gli infermieri. Gente che lavora, lavora duramente e in un settore delicatissimo.
Nonostante tutto questo, i dieci operatori della postazione del 118 di Airola, cinque autisti e cinque infermieri, e i dieci operatori della postazione di San Giorgio del Sannio, sempre cinque autisti e cinque infermieri, ad oggi, venerdì 27 dicembre non hanno ricevuto la tredicesima.
Gli sforzi degli operatori
Come giornale conosciamo perfettamente gli sforzi che fanno gli operatori della postazione del 118 di Airola. Hanno salvato tantissimi vite umane e continueranno a farlo.
Ma non è giusto che queste persone vengano mortificate perché, oltre a non aver ricevuto neanche un euro, a loro non è arrivata alcuna comunicazione da parte dell’Anpas, la società che li ha sotto contratto.
Sarebbe stato troppo dare uno straccio di spiegazione. Le parole non si sprecano, tanto che vuoi che siano venti famiglie in attesa di qualche soldino magari per fare qualche piccolo regalo.
Davvero non ci sono parole per descrivere determinati atteggiamenti e soprattutto per denunciare l’assoluta mancanza di sensibilità.
Noi non possiamo fare altro che denunciare questa situazione, sperando che i soldi dovuti arrivino al più presto. Oltre a questo ringraziamo i dieci operatori, della postazione di Airola ,autisti e infermieri, e, naturalmente, i medici perchè sappiamo di poter contare su di loro notte e giorno.
Grazie, grazie davvero per tutto quel che fate.