Valle Caudina: orrore quotidiano per una 30enne, maltratta e segregata davanti ai figli in tenera età
Valle Caudina: orrore quotidiano per una 30enne, maltratta e segregata davanti ai figli in tenera età. Le impediva di uscire di casa e la maltrattava sotto gli occhi innocenti dei figli che hanno appena uno e due anni.
Una via crucis quotidiana che era costretta a subire una ragazza di appena 30 anni. E, come spesso avviene, il aguzzino era il marito di 31 anni.
Il muro dell’omertà
Ma questo maledetto muro dell’omertà è stato rotto. I vicini ed altri cittadini hanno sentito le urla provenire da quell’abitazione che si trova al centro di Rotondi e non hanno avuto remore o paura. Hanno telefonato ai carabinieri, spiegando quello che stava avvenendo.
Tutto il resto è stato affidato alla professionalità dei carabinieri delle stazioni di San Martino Valle Caudina e Cervinara, dirette dai marescialli Rianna e Toscano.
Chi ha ricevuto la chiamata ha dato subito l’allarme. Non ha sottovalutato quello che stava avvenendo. A volte può succedere anche questo, le cronache sono piene di vicende simili. Forse, l’atroce femminicidio di Giulia Cecchettini ha finalmente smosso le coscienze.
La gente, in questo caso, nella piccola Rotondi, non si è girata dall’altra parte. Ha dato l’allarme e carabinieri bravi e coscienziosi lo hanno subito raccolto.
Ognuno ha fatto la sua parte e tutti hanno agito per difendere quella ragazza, per strapparla dalle mani di chi voleva vantare su di lei un osceno possesso. Liberando la mamma, hanno liberato anche i due bambini, i figli non saranno costretti a cresce nella paura.
La colluttazione con i carabinieri
Il 31enne non si è certo mostrato arrendevole. Non voleva far entrare i carabinieri e, una volta, all’interno si è scagliato con violenza contro di loro. Tanto che un militare ha riportato ferite guaribili in sette giorni. Il 31enne è stato, finalmente, bloccato e portato in caserma per gli accertamenti del caso.
La moglie ha avuto bisogno delle cure dei sanitari e le sono state diagnosticate ferite guaribili in 25 giorni. Ma, finalmente, è libera, nessuno la chiuderà più dentro casa, nessuno la maltratterà ed suoi bimbi non le vedranno più il viso rigato da lacrime.