Valle Caudina: Parchi regionali, chi li ha visti?
Ve li ricordate i parchi regionali naturali? Vi ricordate l’enfasi per la loro realizzazione e le speranze per la loro partenza?
Di tutto questo sono rimaste solo le limitazioni per i cittadini, niente altro. Le aree sulla carta restano protette, ma nella realtà, gli enti parchi sono commissariati. Non hanno personale adeguato, non hanno margini di manovra e dalla Regione non arriva alcuna segnale su cosa possano diventare.
I sindaci del territorio sono stati spogliati di ogni potere e così le associazioni ambientaliste. E’ una questione che si trascina da lontano e che continua imperterrita. Cinque anni fa, quasi tutti i parchi campani furono commissariati, in attesa di una riforma, che ad oggi, non è mai arrivata. Qualcosa di buono era stato realizzato, tanto che ci sono stati imprenditori che avevano anche scommesso sulle potenzialità delle aree protette, come forti attrattrici di visitatori e come volano per una agricoltura di qualità.
Il tutto rischia di essere completamente disperso. Ricordiamo che la Valle Caudina è inclusa tra due parchi naturali, quello del Partenio e del Taburno. Per disegnare un serio sviluppo del territorio, c’è bisogno che questi enti prendano una fisionomia ben chiara. E’ ora che da palazzo Santa Lucia facciano conoscere l’idea che si ha di questi veri e propri tesori ambientali. Ma, il sospetto, visto quello che sta avvenendo per i parchi nazionali, è che si voglia distruggere tutto.