Valle Caudina, parla l’Esorcista: Segnali inquietanti, serve più preghiera
Ha letto l’inchiesta del Caudino e si è detto “a conoscenza di molti fenomeni che riguardano la Valle Caudina”.
Ancora, “segnali inquietanti ce ne sono parecchi ma è necessario essere saldi nella preghiera e non lasciarsi andare ad isterismi”.
Don Domenico Ruggiano è parroco di Forchia ma è anche esorcista ufficiale della Diocesi di Cerreto-Sannita “con una reale autorizzazione del Vescovo”, ci tiene a precisare. Pur non essendo di sua “competenza” lo abbiamo contattato per chiedergli un commento sulla nostra inchiesta.
Ha letto la nostra inchiesta?
Si, con molto interesse.
Cosa ne pensa?
Immagino che il vostro interlocutore fosse un uomo di Chiesa, esperto in materia. Dunque, non posso che condividere la sua analisi anche se bisogna essere molto prudenti.
In che senso?
Molto spesso, dietro a certi fenomeni ci sono goliardia o altri disagi come disturbi psicologici o psichiatrici. Ecco perché il primo compito degli esorcisti è indagare bene e non fare allarmismo.
Molti hanno criticato le foto che abbiamo pubblicato, bollandole come scherzi di ragazzini. Lei cosa ne pensa?
Che sono foto di un percorso e che se è uno scherzo di ragazzini, è ben organizzato e anche un po’ inquietante perché si tratta di ragazzini che conoscono “la materia”.
Lei ha contatti con persone “indemoniate” provenienti dalla Valle Caudina?
Lei sa che non posso rispondere a questa domanda. Le posso dire, però, che esiste un forte disagio di fede in tutta la Valle.
Cosa intende?
Superstizione, ricorso a maghi e fatucchiere sono un cancro per l’anima. Tutto ciò è molto presente in Valle ed è necessario correre ai ripari.
Come?
Con la preghiera, la fede e soprattutto avvicinandosi a Cristo.
E’ a conoscenza di fenomeni più gravi in Valle Caudina?
Certo. Ci sono situazioni che inquietano; ci sono famiglie distrutte, comunità divise intorno alla Madonna, ai Santi. E’ chiaro che il “divisore” agisce a maniche larghe anche nelle nostre terre.
Come funziona un esorcismo?
L’esorcismo è una cosa estremamente seria. Chi dice di praticarlo con faciloneria è un ciarlatano, un cialtrone. Prima di praticare un esorcismo, abbiamo la necessità di conoscere bene chi c’è difronte a noi. Per fare questo può anche passare molto tempo. Tenga conto che otto volte su dieci chi abbiamo difronte ha un disagio psicologico e nulla di soprannaturale.
E gli altri due che restano?
Forse sono posseduti e in quel caso pratichiamo il vero e proprio esorcismo che si può fare, è bene sottolinearlo, solo se il sacerdote è autorizzato dal vescovo.
Lei ha molto “lavoro” da questo punto di vista?
Come vede, sono riuscito ad incontrarla solo dopo qualche giorno che mi ha chiamato. Purtoppo, il lavoro c’è e spesso è legato la supremo nemico, il Diavolo. Spesso, invece, abbiamo il compito di alleviare la solitudine delle persone. In ogni caso, non bisogna mai sottovalutare gli eventi e i segnali.
Angelo Vaccariello