Valle Caudina: pausa elettorale al tempo dei social
Oggi è silenzio elettorale o, almeno, dovrebbe essere così. Con questo termina si designa la pausa della campagna elettorale del giorno prima e del giorno stesso delle votazioni e, come tutta la campagna elettorale, è disciplinato dalla legge. Il silenzio elettorale, in particolare, è disciplinato dall’articolo 9, così come modificato dalla legge 130/1975.
Per effetto di questo articolo nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda e inoltre nei giorni destinati alla votazione è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali. La norma stabilisce ancora che nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni è fatto divieto anche alle emittenti radiotelevisive private di diffondere propaganda elettorale. La ratio di questa regola è che il cittadino possa riflettere serenamente sul voto che sta per esprimere. Purtroppo, anche questa minima regola del vivere civile, viene violata alla grande. Basta fare un piccolo giro in rete per constatare come tutti stanno ancora continuando a fare propaganda elettorale per il Sì e per il No. La cosa più spiacevole è rappresentata dal fatto che nella maggior parte dei casi sono i politici a non rispettare questa regola.
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