Valle Caudina: perchè meritamo la mancata apertura della ferrovia e De Gregorio

E' un'amarissima riflessione sulla Valle Caudina

Redazione
Valle Caudina: perchè meritamo la mancata apertura della ferrovia e De Gregorio

Valle Caudina: perchè meritamo la mancata apertura della ferrovia e De Gregorio. Avevo deciso di non commentare l’ennesimo annuncio del professore De Gregorio, presidente di Eav, che ritarda sine die la riapertura della linea ferroviaria Benevento- Cancello, via Valle Caudina.

Una decisione dettata dal fatto che Il Caudino aveva anticipato questa notizia all’inizio del mese di aprile. Come sempre avviene in questi cinque anni, quando il nostro giornale anticipa queste pessime notizie. fioccano smentite e le vestali del potere si stracciano le vesti assicurando che questa volta il ritardo non verrà tollerato.

Smentite, commenti e prese di posizione che hanno come unico commento, “ ma mi faccia il piacere “ del principe De Curtis. Questa volta, quindi, mi stavo astenendo. Poi questa mattina mi è arrivato un messaggio whatsApp  che ha provocato la rabbia di chi, con mille sacrifici cerca di difendere questa terra, con un giornale sempre e soltanto a favore dei cittadini.

Nel messaggio mi si chiedeva, candidamente, di pubblicare una lettera anonima sulle prossime elezioni a Rotondi. Nel 2025 ci sono ancora persone che non hanno il coraggio di formulare una critica a quelli che potrebbero essere i rappresentanti del potere, anche di un piccolo potere come quello di sindaci o assessori.

Mi è salita la rabbia perché ho pensato che Rotondi è il paese di Luigi Gallo, un ragazzo che a 22 anni è stato trucidato dai nazifascisti e che a Ivrea viene ricordato come un eroe. Un ragazzo che sacrificò la sua vita per donare a noi la libertà, per farci diventare cittadini e non essere più sudditi di niente e di nessuno.

Non avrei mai pubblicato una lettera anonima. Chi conosce il nostro giornale sa bene che possiamo scegliere di non mettere il nome ed il cognome di chi ci scrive ma solo se davvero c’è un valido motivo. Ma la rabbia si è sommata anche alla conferma della notizia che Il Caudino aveva anticipato agli inizi del mese di Aprile.

Da noi De Gregorio, i consiglieri regionali, deputati e senatori, sindaci e assessori, ma anche sagrestani e bidelli e tutti quelli che svolgono un’attività pubblica,  possono fare il bello ed il cattivo tempo perché ci sono cittadini come quel signore che ci ha scritto questa mattina.

Persone che continuano  a genufletterci davanti a qualsiasi tipo di potere perché vogliamo essere sudditi, anzi, peggio aspiriamo ad essere servi della gleba. Bisognerebbe spiegare, non ai ragazzi, ma agli adulti che cosa sia la democrazia.

Bisognerebbe elencare tutti i diritti che abbiamo che non sono favori che qualcuno ci ha regalato o ci regala. Sino a quando continueremo a pensarla come il signore che ci ha inviato la lettera anonima, continueremo a meritarci De Gregorio e tuti gli altri.

Continueremo a meritarci i favori per pochi a scapito dei diritti per tutti. I nostri nonni ed i nostri genitori avevano un qualcosa che nessun politicante poteva comprare. Si chiama dignità.

Dignità di essere cittadino, di essere una persona, un uomo o una donna, dignità di poter dire quello che si pensa a viso aperto e senza timore.

Noi, invece, continuiamo ad aspettare, dal piccolo potente di turno,  uno straccio di favore, una breve scorciatoia. Poco importa che anche grazie a questo atteggiamento la nostra terra muore ogni giorno di più.

Lo meritiamo!

Peppino Vaccariello