Valle Caudina, pericolosa la galleria Pepicelli
Quando una collettività viene chiamata a prendere iniziative inerenti l’incolumità pubblica e il rispetto della vita, spesso i risultati sono molto confortanti e a poco valgono i tentativi di strumentalizzare, in qualche modo, le stesse. L’esempio calzante è stata la messa in sicurezza del tratto stradale denominato “Sferracavallo”, quando si riuscì ad ottenere l’istallazione di uno spartitraffico per porre fine alle morti per incidenti stradali grazie alla mobilitazione popolare. Come si vede, allora, l’unione fece la forza ed i risultati sono del tutto evidenti ancora oggi. Stesso criterio e stessa mobilitazione vanno applicati stavolta alla galleria Pepicelli, presente sul tratto della Campizze-Pianodardine, e stranamente priva di illuminazione. Ormai la strada a scorrimento veloce, al momento fruibile fino a Roccabascerana, è molto trafficata e lo sarà ancora di più quando saranno terminati i lavori che riguardano la zona della Carcarella, in territorio sanmartinese. Appare necessario, pertanto, dotare immediatamente la galleria Pepicelli di illuminazione, perché non si comprende come si possano percorrere circa 300 metri nel buio più totale. Ai progettisti va chiesto come si intenda neutralizzare il disagio dei 5 o 6 secondi utili per calibrare all’improvvisa oscurità il campus visivo dell’automobilista, secondi che potrebbero essere fatali e che potrebbero provocare serissimi problemi. Ecco perché va concordata una sensibilizzazione sul tema, partendo da atti concreti quali, ad esempio, delibere ad hoc da parte delle Amministrazioni Comunali della zona per giungere anche a petizioni popolari. La nostra testata si dichiara disponibile a supportare qualsiasi azione mirata al raggiungimento dell’obiettivo.
Goffredo Covino