Valle Caudina: ” pizzo ” sul cantiere del campo sportivo, scatta una misura cautelare. Nella mattinata odierna, nel Comune di Pannarano (BN) i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un indagato, gravemente indiziato in concorso con altre del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La denuncia di un imprenditore
L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento, scaturisce dalla denuncia presentata il 4 Ottobre 2023 dall’amministratore di un’impresa edile casertana impegnata nei lavori di rigenerazione ed adeguamento dell’impianto sportivo di Pannarano (BN), appaltati dal medesimo comune per un valore di circa 700.000,00 euro.
In particolare, l’imprenditore riferiva di essere stato chiaramente minacciato anche con l’uso di una pistola da più persone presentatisi in occasioni diverse presso il citato cantiere che gli avevano intimato il pagamento di una somma non meglio specificata profferendo la testualmente la frase : “dovete mettervi a posto, altrimenti non andrete più via da Pannarano”, utilizzando una chiara metodologia di tipo mafioso, con esplicito riferimento ai gruppi criminali operanti in tale ambito territoriale.
Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti, avevano già consentito di identificare compiutamente uno degli autori dell’estorsione, tratto in arresto lo scorso 9 febbraio in esecuzione di un provvedimento cautelare N. 55/24 emesso il 06.02.2024 dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, confermato poi dal Tribunale del Riesame di Napoli.
L’odierno provvedimento trae origine dalle successive attività d’indagine compiute dal Nucleo Investigativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, condotte mediante l’ausilio di attività tecniche, che hanno consentito di individuare il mandante dell’estorsione.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.