Valle Caudina: revocata la sorveglianza speciale a Vincenzo D’Onofrio
Valle Caudina: revocata la sorveglianza speciale a Vincenzo D’Onofrio. L’ottava Sezione della Corte di Appello di Napoli , presidente Giovanna Grasso, Giudice a latere Gallucci e Cioffi, ha accolto l’Appello dell’Avvocato Vittorio Fucci jr. Ed ha revocato la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno per la durata di 3 anni a Vincenzo D’onofrio, di Arpaia, di 53 anni, soprannominato “O’ Mangiavatt
La misura gli era stata inflitta in primo grado. Il 53nne risulta noto noto alle cronache per molteplici vicende giudiziarie legate anche alla sua attività di custode del cimitero di Arpaia.
D’onofrio vanta n molteplici precedenti penali. Tra le altre storie, risultava coinvolto anche in procedimenti per associazione camorristica, all’esito dei quali è stato, però, assolto.
Montesarchio
Altra storia, altra vicenda riguarda un episodio non può essere sottovalutato. Deve essere analizzato con tanta attenzione. E, sicuramente i carabinieri della compagnia di Montesarchio non lasceranno nulla al caso. E le immagini delle videocamere di sicurezza del comune potrebbero essere determinanti.
Pneumatico in fiamme
Nella notte, ignori hanno cosparso di liquido infiammabile un pneumatico e gli hanno dato fuoco. Potrebbe essere una goliardata, certamente, di pessimo gusto. Ma il fuoco al pneumatico è stato appiccato davanti ad un supermercato di Montesarchio.
Supermercato che ha riportato anche danni. Il fumo ha annerito la saracinesca, mentre il calore ha fatto esplodere il vetro di una porta. Troppo poco, probabilmente, per pensare ad un attentato, ma neanche si può sottovalutare l’episodio.
Il timore resta quello che si possa trattare di un lugubre segnale, un avvertimento per nulla velato. Su questo devono fare luce i carabinieri della compagnia di Montesarchio. I militi già hanno fatto un sopralluogo ed hanno avviato le indagini.
Telecamere di sicurezza
Rilievi ed indagini che passano, per forza di cose, per la visione delle immagini delle videocamere del territorio comunale. Immagini che potrebbero già svelare il volto degli autori. Anche se bisogna tenere presente che, sicuramente, avevano il volto travisato anche dalle mascherine.
Altra circostanza da tenere bene a mente è che la Valle Caudina resta un territorio a forte rischio dal punto di vista dell’infiltrazioni criminali. Organizzazioni sia autoctone o che possono arrivare dalla vicine province di Caserta o Napoli.
L’incendio del pneumatico, quindi, può essere un segnale da non sottovalutare in alcun modo. Dietro potrebbe esserci la mano di qualcuno che intende imporre la propria legge criminale sull’intero territorio.
Diversi segnali
Del resto, la Valle Caudina arriva da un periodo di calma apparente. Ma, proprio la calma deve mettere in guardia. Il traffico di cocaina resta sempre fruttuoso, visto che la richiesta continua ad aumentare e non scema per nulla.
Valle Caudina: revocata la sorveglianza speciale a Vincenzo D’Onofrio
Accanto alla droga, potrebbe tornare a farsi vivo il racket delle estorsioni. Anche queste storie si continuano a vivere sul territorio. A volte, si tratta di sbandati che cercano di atteggiarsi a camorristi e questo permette di individuarli subito.
Conviene, però, non abbassare la guardia. E, prima vengono individuati gli autori dell’incendio e meglio è per tutti. Proprio per questo i carabinieri stanno lavorando con grandissima attenzione, non lasciando nulla al caso.