Valle Caudina: rinasce la speranza con la candidatura della capitale italiana della cultura

la presentazione del dossier e del logo sono stati accolti da grande entusiasmo

Redazione
Valle Caudina: rinasce la speranza con la candidatura della capitale italiana della cultura

Valle Caudina: rinasce la speranza con la candidatura della capitale italiana della cultura. Inventas vitam juvat excoluisse per artes, ossia, Lasciateci migliorare la vita attraverso le arti.  Virgilio ed il libro sesto dell’Eneide sposano a pennello il progetto, l’ambizioso progetto che sta alla base della rinascita della Città Caudina.

Torniamo dalla sala conferenza del museo nazionale del Sannio Caudino con il taccuino colmo di appunti e pieno di spunti.

Questo luogo iconico è stato scelto per la presentazione ufficiale della candidatura della Città Caudina a capitale della cultura 2028. Leandro Pisano, Giacomo Porrino e Alessandra Panzini di Marchingegno hanno dato le prime indicazioni del dossier che, al momento, non può essere svelato, ed hanno mostrato il logo.

Gli interventi dei progettisti sono stati preceduti dai saluti di Pasquale Fucci, sindaco di Arpaia e presidente dell’Unione dei comuni della  Città Caudina e dal padrone di casa Enzo Zuccaro e direttore del museo che ha sempre le porte aperte per le iniziative di alto valore culturale. I lavori sono stati moderati dal giornalista di Irpinia tv Amedeo Picariello

Partiamo dal logo che vi mostriamo nella foto di copertina di questo articolo. Si tratta di varie lettere C, come Caudina e capitale della cultura. concentriche che, però, diventano le arcata di un ponte, un ponte per avvicinarsi ad altre culture. Sempre le C sembrano poi diventare una piazza, la piazza centrale della Valle che ora potrebbe anche esistere. Poi ci sono i due slogan che racchiudono molto della filosofia che ha dettato il dossier, ossia: Terra Futura- Europa abita qui.

I due argomenti sono stati illustrati dai due progettisti Leandro Pisano e Giacomo Porrino. Terra Futura è lo sforzo di aprire i nostri spazi, le nostre piazze, le nostre case ad uno sviluppo che può e deve essere altro. Una ruralità ed un tempo lento che devono essere messi al centro del villaggio senza inseguire mai più modelli calati dall’alto e da altri.

“ La candidatura ha un senso, ci spiega Pisano, se, come sta succedendo, arriva una fortissima spinta dal basso. Se, come oggi, le persone partecipano e portano la loro voglia di fare e la voglia di riscatto”.

E, dando un’occhiata alla sala, veramente gremita ci si rende conto che questa idea sta entusiasmando l’intera Valle Caudina. Ed allora la Valle Caudina può davvero diventare Terra Futura per una nuova ruralità, una terra che può essere abitata da una modernità diversa. Addirittura di attrarre nuove energie.

Europa abita qui, ci ha spiegato Giacomo Porrino, non solo perché custodiamo Il Ratto d’Europa, ma anche perché l’opera più importante dell’Europa del 1700, acquedotto carolino, parte proprio dalla nostra terra. E ci sono tante altre intersezioni del genera. Ma Europa abita qui perché può nascere un’altra idea per il nostro continente.

Del resto, anche la terza progettista, Alessandra Panzini si è fatta travolgere in modo positivo dall’energia che ha respirato in questi venti giorni in cui ha abitato al nostra terra per la compilazione del dossier.

Sono seguiti gli interventi di due docenti universitari, Mario Tirino dell’Università di Salerno e Maria Giovanna Mancini dell’università di Bari. Il primo che è anche caudino di Airola ha affrontato l’argomento dal punto di vista sociologico ed ha descritto, mirabilmente, il concetto di nuova identità.

Mentre la professoressa Mancini si è soffermato sul vento artistico che soffia sulla Valle. Le conclusioni sono state affidate a Fabio Renzi che è uno dei più importanti manager culturali europei, affascinato da questo incredibile progetto.

Concludiamo ricordando che proprio oggi è il quattro ottobre. Lo stesso giorno, nel 2014, sempre nel museo nazionale del Sannio Caudino nasceva La Città Caudina dei servizi. Nasceva da un patto dei comuni, oggi si può che l’idea di unità sta rinascendo.

Ma rinasce dal basso con la spinta e l’entusiasmo delle persone vere. Per tornare a Virgilio: lasciateci migliorare la vita attraverso le arte e lasciateci sognare.

Peppino Vaccariello 

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